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Politica e mafia, paura e speranza, padri e figli: a Lecce l'autore di "Chiaroscuro"

Giovedì alle 18 Danilo Chirico, reggino trapiantato a Roma, presenta con il cronista Gabriele De Giorgi il suo romanzo edito da Bompiani

LECCE -  Danilo Chirico è scrittore, autore e giornalista, da sempre in prima linea con inchieste sulla criminalità organizzata. Calabrese trapiantato a Roma, è anche presidente dell’associazione antimafia daSud che lavora da sempre per reinventare i linguaggi legati alle mafie. 

Il suo ultimo romanzo, “Chiaroscuro”, edito da Bompiani, rappresenta la realtà entro la quale tutti noi siamo costretti a muoverci, senza una distinzione ben precisa tra bene e male, giusto o sbagliato. Il libro sarà presentato domani a Lecce, presso La Feltrinelli di via Templari, alle 18. Dialoga con l’autore il giornalista Gabriele De Giorgi (LeccePrima). 

Chirico non è nuovo al capoluogo salentino, autore della web serie “Angelo”, per la regia di Luca Bianchini, ispirata a una buona storia, quella di uno dei minori ospiti della comunità minorile di Monteroni che, dopo la messa alla prova, ha trovato una sua strada all’insegna del lavoro e della legalità ed è diventato tutor dei nuovi ospiti della comunità, con la cooperativa Phoenix.

Il libro è un romanzo di genere, un noir, che affonda la sua trama tra Reggio Calabria e Roma, le città più familiari per l’autore, tra le quali viene disegnato un asse politico e criminale: disagio sociale, povertà, corruzione, politici incapaci. Federico Principe è un giovane e brillante magistrato di Reggio Calabria. Non ha paura di dire quello che pensa contro la 'ndrangheta e l'atto d'accusa pronunciato durante un talkshow su una rete TV locale lancia la sua candidatura a sindaco della città. Ma le cose precipitano in fretta: una festa in una villa sul mare, una bella ragazza, una serata di alcol e sesso e poi, nel cuore della notte, uno sparo e un letto insanguinato.

Federico è convinto di essere innocente ma la ragazza è in fin di vita. Gli ospiti, fin troppo solleciti, si affrettano a scagionarlo davanti alla polizia: è stato un incidente, dicono, e lui comincia a convincersene. Ma è costretto a fare un passo indietro e trasferirsi a Roma. Chi credeva in lui legge nella sua scelta un tradimento, uguale a quello di suo padre Santo trent'anni prima. A Roma, Federico prova allora a ricominciare: nuove abitudini e prove d'amore, vizi e passioni da sperimentare per non venire risucchiato dalla Procura. Finché, nelle indagini quotidiane sul mondo criminale, ecco riaffiorare i fantasmi del passato.

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