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Politica Monteroni di Lecce

Progetto di centrale a bio-metano, presidio durante l’incontro in Provincia

Un gruppo di manifestanti ha fatto sentire il proprio dissenso mentre era in corso la Conferenza dei servizi

LECCE – Si fa sentire, e forte, la mobilitazione della comunità di Monteroni di Lecce contro il progetto di centrale per la produzione di bio-metano nei pressi della stazione ferroviaria.

Nonostante la giornata uggiosa, un vivace gruppo di manifestanti ha effettuato un presidio sotto la sede della Provincia di Lecce, in via Botti, dove si è tenuta la Conferenza di servizi. Da tempo nel centro dell’hinterland leccese si discute animatamente dell’ipotesi di ospitare un impianto per la conversione della frazione umida.

Durante l’incontro sono state chieste alla ditta proponente delle integrazioni progettuali che dovranno essere fornite entro i prossimi 30 giorni per poi essere valutate assieme alle osservazioni formulate da associazioni, comitati e terzi interessati. Alla conferenza hanno partecipato la Provincia di Lecce, Arpa, Oga (organo di governo dell’ambito), la Sovrintendenza, l’Unione dei Comuni “Union 3” e il Comune di Monteroni di Lecce.

L’amministrazione comunale guidata da Angelina Storino è fermamente contraria, così come lo sono gli altri otto municipi che fanno parte della Union 3 (Monteroni, Copertino, Arnesano, Carmiano, Lequile, Leverano, Porto Cesareo e Veglie) che hanno già deliberato la propria posizione, aggiungendo che in caso di realizzazione non conferiranno i loro rifiuti in discarica. Anche il Partito Democratico, con il vice segretario provinciale, Vincenzo Toma, è sulla stessa lunghezza d’onda.

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Antonio Trevisi, ritiene che il sito individuato non sia assolutamente idoneo ad ospitare la centrale, “non avendo nessuna caratteristica industriale ed essendo troppo vicino alle abitazioni. Ricordo alla ditta proponente che questo impianto non è l’unica soluzione possibile per trattare i rifiuti organici, come vorrebbe lasciar intendere il volantino diffuso dall’azienda in tutte le case del paese. Nei contesti più densamente popolati si può utilizzare il compostaggio di prossimità o di quartiere oppure piccoli impianti aerobici come quello presente nella vicina ad Arnesano. Invece, gli impianti di digestione anaerobica sono proprio quelli più speculativi e impattanti per i cittadini e, per questo motivo è fondamentale che siano ubicati a giusta distanza dai centri abitati”.

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