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Presunto caso di mobbing in Comune. A processo sindaco Piccione ed ex assessori

Il gup Simona Panzera ha disposto il rinvio a giudizio del primo cittadino di Sannicola e di altri sette imputati accusati a vario titolo di abusi e falsità ai danni di una funzionaria dell’ufficio tecnico che aveva presentato esposto in procura. Prima udienza il 4 maggio

SANNICOLA - La lunga querelle scoppiata quasi cinque anni addietro presso il Comune di Sannicola, tra gli amministratori in carica e la funzionaria del settore urbanistica, Silvia Tunno, finisce in un aula di tribunale. Il giudice per l’udienza preliminare, Simona Panzera, ha infatti disposto il rinvio a giudizio per il sindaco di Sannicola, Cosimo Piccione e altri sette imputati tra ex assessori (due ancora in carica nell’attuale esecutivo), la segretaria comunale e il responsabile dell’ufficio urbanistica, tutti accusati, a vario titolo, di abuso d’ufficio, falsità ideologica e maltrattamenti nell’ambito dell’inchiesta avviata a seguito dell’esposto presentato dall’ingegnere  comunale, Silvia Tunno di Taviano, vittima di un presunto caso di mobbing, e sfociata anche in un procedimento parallelo per l’accusa di diffamazione (in una consiglio comunale del dicembre del 2013 la funzionaria era stata additata in qualità di “Maga Circe”) nel quale l’attuale primo cittadino è stato recentemente condannato a sei mesi, con pena sospesa.                     

Tutti gli imputati dovranno presentarsi al cospetto di giudici della seconda sezione collegiale nella prima udienza fissata per il prossimo 4 maggio per difendersi dalle accuse mosse nei loro confronti e formulate nella richiesta del 30 settembre scorso presentata al gup dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, titolare dell’inchiesta. Oltre al sindaco Piccione, assistito dai legali Luigi Corvaglia e Francesco Paolo Sisto, sul banco degli imputati rinviati a giudizio ci sono gli attuali assessori Giuseppe Monteduro e Ilenia Anna Petrachi, e gli ex componenti della giunta del primo mandato, Luigi Colella, Maria Greco e Mario Molle, oltre alla segretaria comunale Loredana Campa e al responsabile del settore urbanistica Gianpaolo Miglietta. Il collegio difensivo dei vari imputati è costituito anche dagli avvocati Luigi e Roberto Rella, Alessandro Distante, Luigi, Alberto e Arcangelo Corvaglia, Valentina De Matteis, Letizia Di Mattina, Roberto Marra e Maria Paola Scorrano.

L’inchiesta era partita proprio a seguito della denuncia presentata dalla funzionaria comunale che aveva lamentato l’adozione di atti amministrativi discriminatori e vessatori nei suoi confronti che avrebbero poi portato alla sua delegittimazione professionale e al suo demansionamento, passando tra l’altro da titolare della posizione organizzativa del settore urbanistica-edilzio a Rup del settore ambiente e all’attribuzione di mansioni dequalificate che avrebbero determinato l’emarginazione nell’ambiente degli uffici comunali. Decisioni e comportamenti formalizzati dagli indirizzi contenuti nella delibera di giunta del 13 luglio del 2014, acuito anche da quella che l’ingegnere comunale ha ritenuto “un’ingiusta sospensione del servizio” e da procedimenti disciplinari ritenuti anch’essi “ingiustamente adottati” al solo scopo di estrometterla dalla direzione dell’ufficio tecnico. Fatti e circostanze che ora dovranno essere chiariti in dibattimento e che spetterà ora ai giudici valutare insieme a tutti i rilievi mossi dagli altri capi d’imputazione, alcuni già in odor di prescrizione.

Da ricordar anche che al termine delle indagini a carico del sindaco Cosimo Piccione era stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre giorni a settimana, poi revocata una volta terminate le esigenze cautelari. Su disposizione del tribunale era stata ridotta invece ad otto mesi (e non più ad un anno) l’interdizione disposta per l’assessore Giuseppe Monteduro e per la responsabile della segreteria comunale, Loredana Campa.

Nelle vesti di parte offesa nel processo, che partirà a maggio, ci sarà l’ingegnere Silvia Tunno costituitasi parte civile con l’avvocato Luigi Covella, oltre al Comune di Sannicola e al ministero dell’Interno presso l’avvocatura distrettuale dello Stato.

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