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Alba Service, stipendi mancanti. I lavoratori presidiano la seduta del Consiglio

Gli operai della società e Cobas hanno organizzato una protesta presso Palazzo dei Celestini, in occasione della riunione del Consiglio Provinciale. Chiedono, all’ente, risposte certe sul futuro della partecipata e sui pagamenti. Intanto il tavolo tecnico potrebbe essere anticipato

LECCE – Continua la protesta dei lavoratori di Alba Service: questa mattina i dipendenti (130 in tutto), hanno presidiato la seduta del Consiglio provinciale presso Palazzo dei Celestini, al fine di capire cosa ne sarà della società partecipata dall’ente, avviata sulla strada della liquidazione. La sala è stata letteralmente ricoperta dagli striscioni di Cobas che ha partecipato alla seduta, al fianco degli operai, per rivendicare a gran voce il pagamento delle mensilità di stipendio arretrate: siamo a quota sei, e la situazione di generale confusione sta rendendo il clima incandescente.

Tanto per cominciare, spiega il sindacalista Giuseppe Mancarella, il tavolo tecnico convocato per domani, 22 dicembre, in prefettura alla presenza di Regione Puglia, Provincia di Lecce ed Alba Service probabilmente non si terrà. L’incontro, calendarizzato per discutere del nuovo piano di impresa teso a rilanciare la stessa società e presumibilmente integrato con nuovi servizi da affidare alla partecipata, potrebbe essere anticipato a questo pomeriggio. Ma si tratterebbe di un colloquio a porte chiuse, inaccessibile ai sindacati: “Non sappiamo se quest’incontro si terrà davvero oppure se si tratta di una soluzione di ripiego: ormai non crediamo più a nessuno e riteniamo comunque indispensabile la presenza delle parti sociali insieme alle istituzioni. La nostra priorità rimane la salvaguardia dei livelli occupazionali, ma c’è l’emergenza degli stipendi da risolvere il più in fretta possibile”, commenta Mancarella da Palazzo dei Celestini.IMG-20151221-WA0003-2

Gli stipendi sono il tasto dolente dell’intera vertenza: nel corso della seduta del Consiglio, il presidente Antonio Gabellone aveva assicurato che avrebbe portato all’attenzione delle forze politiche una delibera in cui si chiede lo sblocco di una delle fatture di Alba Service rimaste insolute, relativa ai servizi per le scuole e pari ad una cifra di 22 mila euro. “La società partecipata ha accumulato, nel corso degli anni, una serie di crediti che, alla luce delle difficoltà economiche, risultano indispensabili per pagare almeno una piccola parte degli stipendi arretrati. Certo, parliamo di una cifra modesta, ma in questo momento può tornare utile”, aggiunge il sindacalista.

Per quanto riguarda la situazione generale della società partecipata, il consigliere Nunzio Antonio Dell’Abate ha presentato un apposito question time ma la risposta di Gabellone si sarebbe rivelata evasiva: il presidente attende, infatti, l’esito dell’apposito tavolo tecnico e la valutazione del nuovo piano industriale di Alba Service per tirare le somme. “Noi abbiamo bisogno di capire quali sono le precise intenzioni della Provincia riguardo al futuro della sua partecipata e se il presidente intende ripristinare tutti i servizi affidati alla società – conclude Mancarella -: al momento il servizio di manutenzione delle strade funziona, infatti, al 30 percento mentre le mansioni destinate alle scuole procedono in regime straordinario. Attendiamo l’esito del Consiglio e del tavolo tecnico, continuiamo ad aspettare, ma siamo pronti a ripartire con le azioni di protesta per farci ascoltare dalle istituzioni”.

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