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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Case popolari senz'acqua, l'ira dei cittadini. Aqp: "800 le utenze in debito"

Aqp vanta crediti per 8,5 milioni di euro. Ma l'interruzione della fornitura colpisce anche chi paga in regola. La soluzione sta nei contatori singoli, ma solo in pochi edifici sono stati installati

LECCE – Interruzioni della fornitura di acqua sono in corso a Lecce, a Racale, a Gallipoli, a Galatone, a Copertino e in molti altri comuni salentini. E questa mattina, davanti alla sede leccese della Regione Puglia, una rappresentanza di inquilini, di amministratori e di sindacalisti ha effettuato un presidio per sollecitare l’esecutivo di Michele Emiliano a trovare una soluzione definitiva, ponendo fine a quella vera e propria gogna che colpisce anche coloro che pagano puntualmente o quasi.

Durante la manifestazione l’assessore regionale alle Politiche Abitative, Anna Maria Curcuruto, è intervenuta telefonicamente chiedendo ai suoi interlocutori di attendere l’esito della seduta di giunta in programma nel primo pomeriggio: in quella sede, ha detto, assumerà tutte le iniziative di sua competenza per sbrogliare la matassa.

La vicenda, pur partendo da una questione semplice, si articola in maniera complessa e chiama in causa un regime di competenze diviso tra più assessorati (Lavori Pubblici, Politiche Abitative, Servizi Sociali), la furbizia di alcuni inquilini che pur potendo pagare non lo fanno danneggiando tutti gli altri e il rimpallo di responsabilità tra tutti i soggetti preposti. E così, la soluzione logica dei contatori per singola utenza, diventa una sorta di miraggio.

Acquedotto Pugliese, con un comunicato, ha spiegato le proprie ragioni, ricordando che il servizio non si fonda sulla fiscalità generale ma si alimenta con il corretto pagamento delle fatture: l’azienda vanta un credito di 8 milioni e mezzo di euro riconducibile a circa 800 utenze in tutta la provincia di Lecce. Aqp, insomma, non ci sta a fare la parte del “cattivo” e ricorda di aver offerto, nel corso di una riunione tenuta a nella sede del Comune di Lecce il 6 febbraio, la propria disponibilità a concedere un piano di dilazione per il saldo del debito maturato, alle medesime condizioni di proposte nel 2016, in massimo 48 rate mensili, senza acconto e previo riconoscimento del debito. Non solo: la proposta è stata rinnovata, previo versamento delle rate scadute e delle nuove fatture emesse, anche alle gestioni che, pur avendo sottoscritto l’accordo, poi non lo hanno onorato. Aqp si è infine anche detta disponibile a fare la propria parte per l’installazione dei contatori singoli, a patto che venga riconosciuto il debito e sottoscritto un piano di dilazione.

Nel Salento il problema ha assunto dimensioni più tangibili che altrove anche perché l’Agenzia regionale per la casa (Arca) non si sostituisce agli inquilini morosi nell’estinguere il debito nei confronti di Aqp.  Oltre al danno economico, come già detto, c’è anche la beffa dal momento che l’interruzione della fornitura va a colpire anche coloro che sono in regola. Una situazione ricorrente, questa, che genera tensione e frustrazione oltre che vere e proprie emergenze considerando la presenza di bambini, anziani e disabili. L’acqua è però un bene primario e una recente legge nazionale, di cui però manca ancora la parte attuativa, impone l’erogazione, in qualunque caso, di 50 litri a persona.

I commenti

Il centrodestra chiama in causa la responsabilità politica della giunta Emiliano, visto che la Regione è azionista unico di Aqp e riferimento istituzionale di Arca. Nel luglio del 2015 l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Totò Negro, proprio da Lecce promise la risoluzione del problema con la sostituzione dei contatori unici, a servizio l’intero condominio, con quelli “intelligenti” per singole utenze. Da allora poco o nulla è cambiato: solo in sporadiche circostanze è stata possibile l’installazione, con la divisione delle spese tra inquilini e Arca Sud.

Mauro Giliberti, candidato sindaco a Lecce, ha partecipato alla manifestazione: “Negro deve venire a spiegare perché quelle dichiarazioni sono rimaste sulla carta. Con quale faccia poi il Pd leccese tiene una conferenza stampa invece di chiedere un chiarimento definitivo all’alleato di governo a Bari? Forse perché qui si sono divisi per sostenere candidati diversi?” ha detto con riferimento alla scelta dell’Udc di appoggiare Alessandro Delli Noci invece di Carlo Salvemini. Proprio quest’ultimo, fuori città per motivi di lavoro, ha manifestato solidarietà ai cittadini proponendo una iniziativa di legge regionale che affronti in maniera sistematica tutta la questione: “Troppo tempo è già passato, sono anni che mi batto per questo: garantire erogazione di acqua a tutti anche a chi vive in povertà, subentrare ai morosi pagando le bollette, garantire a chi paga di non vedersi chiudere i rubinetti, regolare i crediti milionari vantati da Aqp”.

Al presidio era presente anche il coordinatore provinciale di Area Popolare, Luigi Mazzei, che ha buon gioco a puntare il dito contro il governatore: “Il problema che ciclicamente si ripete nei condomini del Salento e di Puglia ha per Emiliano sicuramente meno interesse rispetto al congresso del Pd. La Puglia è sfortunata per la seconda volta, la prima con Vendola che era proiettato a fare il premier e trascurava i problemi del territorio ed ora con Emiliano interessato alla scalata al Pd più che al destino dei pugliesi”.

Il consigliere regionale Saverio Congedo, in una nota stampa, ha ricordato di aver chiesto “in mille modi di intervenire per risolvere in modo definitivo il problema nonostante la consapevolezza che si tratta di una questione molto complessa non essendoci contatori personalizzati. Per questo sarebbe opportuno intervenire immediatamente installandone individuali  in modo da procedere in maniera drastica solo nei confronti di coloro che sono recidivi nel mancato pagamento. Senza mai dimenticare, però, che anche in questi casi stiamo comunque parlando di famiglie in difficoltà; stiamo comunque parlando di bambini, di donne e uomini che vengono privati di un bene prezioso, essenziale per la vita stessa”.

Di responsabilità politica del governo regionale parla anche il deputato leccese del Pd, Fritz Massa: “Continuo a ribadire, con assoluta fermezza e come già fatto nella conferenza stampa del Pd di sabato mattina, che è dovere della Regione Puglia, in quanto azionista di Acquedotto Pugliese, intervenire tempestivamente e avviare un tavolo di confronto in cui individuare le migliori soluzioni possibili per porre rimedio ai profondi disagi vissuti dalle famiglie residenti nei condomini morosi”.

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