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Piovono le cartelle per i consorzi di bonifica. E dilaga la protesta di un settore già in crisi

Esponenti di destra e di sinistra si fanno portavoce del malcontento diffuso tra i proprietari dei terreni agricoli. In queste settimane sono stati recapitati gli avvisi di pagamento che si aggiungono alle conseguenze nefaste del disseccamento dell'ulivo sulla produzione

LECCE – Gli avvisi di pagamento emessi dai consorzi di bonifica rappresentano la beffa che segue il danno. I proprietari dei terreni agricoli stanno ricevendo in queste settimane le cartelle che tendono ad aggravare una situazione già critica determinata dalla diffusione della Xylella fastidiosa nelle campagne salentine.

“Dopo dieci anni, ritorna l’odiata tassa – ha commentato Roberto Tundo, componente della direzione nazionale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale -. Giusto il tempo di votare per le regionali ed ecco arrivare la nuova stangata. La Regione Puglia ha deciso la reimmissione delle cartelle a carico degli agricoltori in assenza di una riforma strutturale e, quindi, di certezze sul fatto che i consorzi saranno in grado di erogare quei servizi per cui si chiede agli agricoltori di pagare”.

Il malcontento è bipartisan, come dimostra la posizione del consigliere regionale Ernesto Abaterusso, del Pd: “Di fronte a cartelle di centinaia di euro, che vanno a tartassare gli agricoltori, bisognerebbe dire se oggi le somme richieste corrispondono a servizi erogati dai consorzi, oppure si tratta di un balzello finalizzato solo a mantenere strutture, come i consorzi, che hanno perso la loro funzione originaria e sul cui futuro, partendo dalle esigenze degli agricoltori, presenterò nelle prossime settimane una proposta di legge”.

I tributi riguardano le attività di bonifica e quelle per la manutenzione degli impianti di irrigazione. Per il solo ambito del consorzio Ugento e Li Foggi valgono tre milioni di euro. “Non è tollerabile infatti – ha spiegato Abaterusso - che un cittadino debba pagare un contributo di bonifica di 300 euro, solo per il 2014, quando non viene fatta neppure la pulizia dei canali e che su un fabbricato si deve pagare, oltre al tributo comunale, anche quello consortile”.

“Qualcuno, alla Regione Puglia, ne vuole parlare – sembra fargli eco sarcasticamente Tundo - oppure dobbiamo continuare ad occuparci dei giochini di Emiliano con il Movimento 5 Stelle”? 

Sull’argomento, che era già stato segnalato alla redazione  dagli interventi di alcuni lettori, si è espresso anche il consigliere regionale, riconfermato, Saverio Congedo: “La fine della campagna elettorale, evidentemente, ha dato la stura a un nuovo, inopportuno, balzello. A fronte del quale, purtroppo, l’agricoltura pugliese continua a restare sprovvista di servizi da parte della Regione. Insomma, gli avvisi sono una beffa che si aggiunge ai ritardi del Piano di sviluppo rurale, alla sciagura della Xylella e al relativo blocco delle movimentazioni che sta ingessando un settore cruciale per l’economia regionale, alla mancanza, di fatto, di un assessore al ramo nelle nomine di Emiliano per la nuova giunta, stante la prevedibilissima rinuncia della prescelta tra le file del M5S, e quindi di un interlocutore necessario in questa fase”.

“Peraltro – ha ricordato l’esponente di centrodestra - domani a Bruxelles verranno prese importanti decisioni sul problema Xylella, che probabilmente saranno di nuovo abbastanza punitive per la Puglia. All'incontro dovrebbe teoricamente presenziare l’assessore regionale all’Agricoltura, sul quale però non c’è alcuna certezza. Sarebbe fondamentale partecipare per non lasciare che le decisioni vengano prese dai tecno-burocrati e poi per non lagnarsi il giorno dopo delle misure adottate”.

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