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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Prove tecniche del nuovo Pug. Al centro del Piano ambiente e cittadino

Parola d’ordine “città partecipata”. E’ il concetto su cui si basa il nuovo Pug di Lecce, di cui si è parlato nel corso del convegno “Ecolecce, il nuovo piano. Aspettative dei cittadini e qualità del futuro”, svoltasi nel Castello Carlo V

 

 

LECCE – Parola d’ordine “città partecipata”. E’ il concetto su cui si basa il nuovo Piano urbanistico generale di Lecce, di cui si è ampiamente parlato nel corso del convegno dal titolo “Ecolecce, il nuovo piano. Aspettative dei cittadini e qualità del futuro”, svoltasi ieri nella sala Maria d’Enghien del Castello Carlo V. 
 
Tutto ruota nel rispetto dell’ambiente con il Pug che individua cinque aree tematiche: le mura di Lecce; l’Università-città; le isole dell’abitare (isolati urbani da commutare in eco-distretti o unità distrettuali di quartiere per una implementazione ed elevazione del livello di vivibilità della città); la città rurale (le cosiddette campagne urbane, vicine alla città); il Parco delle marine.
 
Il cittadino, dunque, dovrà essere il vero protagonista, il primo fruitore di una realtà urbana che il sindaco Paolo Perrone ha definito “bella e possibile”. E’ il cittadino al centro di un progetto che è tuttora e continuerà ad essere condiviso e partecipato, sino alla sua approvazione definitiva, sempre con la piena consapevolezza dei suoi destinatari naturali.
 
Prima di passare ai fatti, ovviamente, la parola sarà data ancora ai cittadini, perché -  come ha commentato il sindaco Perrone - a differenza di Perinzia, di cui Calvino parla nell’opera “Città invisibili”, sia una città “ordinariamente bella e, soprattutto, partecipata: una città ad immagine di chi la vive tutti i giorni”. 
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