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Qualità della vita: Lecce tra le peggiori province nella classifica del Sole 24 Ore

Quella leccese è tra la peggiori delle province italiane in quanto a vivibilità. E’ quanto emerge da una ricerca del Sole 24 Ore che ha messo a confronto tutti i capoluoghi del Paese valutando tenore di vita, lavoro, servizi, popolazione, ordine pubblico e tempo libero. La provincia di Lecce risulta, infatti, al 105esimo posto

LECCE – Quella leccese è tra la peggiori delle province italiane in quanto a vivibilità. E’ quanto emerge da una ricerca del Sole 24 Ore che ha messo a confronto tutti i capoluoghi del Paese valutando tenore di vita, lavoro, servizi, popolazione, ordine pubblico e tempo libero. La provincia di Lecce risulta, infatti, al 105esimo posto (su 110), e precede realtà da sempre “complicate” come Reggio Calabria (fanalino di coda), Vibo Valentia e Caserta. Si tratta, ovviamente, di uno studio e un’indagine statistica che offre comunque uno sguardo attento e interessante sullo stato di salute delle province. Da oltre vent’anni il Sole 24 Ore misura la vivibilità delle province italiane, elaborando una serie di dati statistici e stilando una classifica annuale.

La classifica è stata stilata sommando i punteggi ottenuti in sei macro aree: “Tenore di vita; Affari e lavoro; Servizi Ambiente e Salute: Ordine pubblico; Popolazione e Tempo libero”.  Complessivamente la provincia salentina ha ottenuto 418 punti, a dispetto dei 603 di Bolzano (prima assoluta). In Puglia solo Taranto (altra realtà complessa sotto numerosi aspetti) figura dopo Lecce, quella ionica è infatti la 107esima. La Bat è la più “virtuosa” (85esima), dinanzi a Bari 88esima, Brindisi 91esima e Foggia 103esima.

A influire in maniera negativa sono i dati relativi all’ordine pubblico o, nell’ambito dei Servizi Ambiente e Salute, la disponibilità degli asili rispetto alla potenziale utenza (posti ogni 100 bimbi). Note dolenti anche in materia di lavoro, specie sul tasso di occupazione, imprese registrate e imprenditoria giovanile. Basso anche il cosiddetto indice di Legambiente: 39 (una città come Milano ha ottenuto 53). A rendere meno amara l’analisi del Sole 24 Ore, il settore del turismo, fiore all’occhiello della penisola salentina.

Dati che al di là della mera e fredda valutazione statistica, e della lettura che se ne può ricavare, devono far riflettere sullo stato di una provincia con un potenziale in gran parte inespresso e problematiche da affrontare prima che divengano croniche e irrisolvibili.

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