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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Referendum costituzionale: comitati “Famiglie per il no” a Salve e Patù

Comunicato relativo alla nascita dei primi comitati Famiglie per il NO al referendum costituzionale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Nascono anche in Provincia di Lecce i primi comitati per il NO al referendum sulla riforma costituzionale Renzi-Boschi animati dal Comitato Nazionale Difendiamo i Nostri Figli ovvero dalle famiglie italiane: sono a Salve e a Patù.

Nico De Nicoli sarà il referente per Salve, James Mancarella per Patù.

I due comitati saranno impegnati a sensibilizzare le rispettive comunità con iniziative e approfondimenti sui temi della riforma costituzionale voluta dal governo Renzi.

Tanti cittadini hanno aderito ai comitati che si allargheranno a tutti coloro che, indipendentemente dalle sensibilità partitiche, condividono le critiche a una riforma che accentra nelle mani del presidente del consiglio enormi poteri.

Come ha dichiarato il portavoce nazionale del Comitato "Difendiamo i nostri figli" e promotore dei Comitati referendari Massimo Gandolfini: «Il no al referendum di ottobre è anche per difendere il futuro delle famiglie partendo dalla considerazione che la legge sui paramatrimoni tra persone dello stesso sesso, pur essendo così divisiva, è stata approvata con due voti di fiducia, senza dare ai parlamentari contrari e alla società civile la possibilità di modificarla. Ciò ci ha provvidenzialmente aperto gli occhi sulle forze che reggono il governo, sul loro autoritarismo e, dunque, sui rischi della riforma costituzionale» che accentuerà il tratto autoritario di chi dovesse vincere le elezioni.
I rappresentati di Salve e Patù dichiarano: "Con le grandi manifestazioni di Piazza dei Family Day il popolo italiano aveva avvertito Matteo Renzi che non si sarebbe dimenticato del gesto autoritario ed antidemocratico (nel merito e nel metodo) per l'approvazione della legge sulle c.d. unioni civili. La Costituzione riformata dal duo Renzi-Boshi insieme alla loro legge elettorale consegnerebbe loro un potere smisurato che hanno già dimostrato di spendere male".

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