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Referendum, la vittoria del "no" travolge Renzi. Alta l'affluenza al voto

Vince nettamente il composito fronte del no alla riforma e il premier annuncia le dimissioni. Su base provinciale scarto del 30 per cento

LECCE - Il "no" travolge il governo con una vittoria netta, con uno scarto che su base nazionale sfiora i venti punti percentuali, che diventano quasi trenta in provincia di Lecce dove il dato finale sull'affluenza al referendum confermativo della legge di revisione costituzionale è del 62 per cento, appena sopra quello regionale. Non era necessario, ai fini della validità, il raggiungimento di alcun quorum. A livello nazionale la percentuale è stata del 68,48 per cento che diventa il 65,47 considerando il voto degli italiani all'estero.

Il governo è dunque arrivato al capolinea. Il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ha infatti annunciato le dimissioni che presenterà nelle prossime ore al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con questa tendenza anche il numero di votanti nelle circoscrizioni estere, pari a 1 milione e 200mila, è diventato ininfluente non appena si sono consolidati i primi parziali dello scrutinio effettivo delle schede.

Affluenza.

A Lecce la percentuale finale è del 63,73. A Casarano ha votato il 59,78 degli aventi diritto, a Maglie il 62,02, a Nardò il 61,54, a Gallipoli il 55,22, a Tricase il 63,83, a Galatina il 62,85. L'affluenza più alta si è avuta a Melpignano con il 71,04 mentre la partecipazione più contentuta si è avuta ad Alliste, col 53,92.

Scrutinio.

Per quanto riguarda lo scrutinio delle schede, a Lecce il no è al 65,48 per cento, a Galatina al 64, a Maglie al 62 per cento, a Nardò al 68,28, a Casarano al 66,73, a Tricase al 60,59, a Gallipoli al 66,53. Una curiosità: a Melpignano il sì ha vinto per cinque voti, 663 a 658. 

(Articolo chiuso alle ore 1.30)

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