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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il ministero dell'Ambiente boccia Lecce. Mozione per un Piano del verde pubblico

Appena lo 0,3 per cento del territorio comunale è occupata da superficie a verde e ciascun abitante ha a disposizione 8,5 metri quadrati. La classifica, con dati aggiornati al 2013, colloca il capoluogo salentino in coda. E Carlo Salvemini chiede l'impegno unanime di tutte le forze in consiglio comunale

LECCE - Tra le ultime posizioni per superficie di verde pubblico sul territorio comunale e per quota disponibile per ciascun abitante. La relazione annuale del ministero dell'Ambiente boccia Lecce, collocandola in coda alla classifica tra i capoluoghi di provincia presi in esame: 52 nel primo caso, 36 nel secondo.

Per quanto riguarda il primo parametro, il dato è dello 0,3 per cento, per il secondo di 8,5 metri quadrati per abitante. Poca roba considerando che in vetta alla graduatoria ci sono Trento con il 30,8 per cento e Matera con 992 metri quadrati. 

I dati esaminati dal Comitato per il verde pubblico sono aggiornati al 2013 e dunque scontano il fatto che, per esempio, non fosse ancora disponibile la Trax Road in zona 167, di recente inaugurata e c'è da supporre che quando il Parco delle Cave aprirà i battenti la città salentina scalerà qualche posizione, ma non si discute il fatto che in tema di spazi verdi Lecce paghi un dazio storico, strutturale. 

Ecco perché il consigliere Carlo Salvemini, promotore di Lecce Città Pubblica, sta per presentare una mozione in consiglio comunale con l'auspicio di un impegno comune di tutte le forze politiche: ad oggetto, la redazione del Piano del verde che è uno strumento urbanistico di cui il Comune non si mai dotato. I tecnici del ministero auspicano corridoi ecologici e "spaccature verdi nel costruito", a Lecce come ad altre città italiane in condizioni simili. A riprova del fatto che la volumetria degli edifici ha preso il sopravvento senza adeguate funzioni di compensazione.

Le previsione di programmi di intervento non può che partire da una ricognizione dell'esistente, ma non può nemmeno prescindere dalla manutenzione di ciò che è stato realizzato: basti pensare alla situazione penosa del parco di Belloluogo, che pure è aperto da pochi anni, ma anche ai primi segnali preoccupanti che arrivano dalla stessa Trax Road e dal Parco dei bimbi.

Insomma il rapporto tra Lecce e una dimensione ambientale dignitosa a disposizione dei propri abitanti è ancora molto precario: del resto molte aree a verde della città stanno alla villa comunale come le periferirie al centro storico. 

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