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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Leuca / Via Leuca

Residenti e commercianti del quartiere Leuca “invadono” l’ufficio Urbanistica

Affollato confronto con l'assessore Martini e i progettisti della riqualificazione che interessa uno degli assi di penetrazione più caotici della città. Parcheggi per chi ci vive, carico e scarico per chi ci lavora, le preoccupazioni principali

LECCE – Si sono presentati in almeno 30 presso l’ufficio Urbanistica, sito nel rione in cui abitano o lavorano. Un gruppo di commercianti e residenti, convocati dal comitato “Chiarezza su via Leuca”, hanno “invaso” lo studio dell’architetto Gino Maniglio, storico responsabile del settore più strategico per un’amministrazione comunale. Lì avevano fissato un incontro con l’assessore al ramo, Severo Martini, e con l’architetto Juri Battaglini, uno dei responsabili della progettazione del percorso di riqualificazione del rione in cui è già stato ultimato il primo stralcio dei lavori, quello dei cosiddetti “Ponticelli”, della zona 30 e del ponte pedonale su via San Cesario. 

Parcheggi per residenti, carico e scarico per i commercianti, ampiezza della sede stradale. Questi i nodi sollevati in un confronto che talvolta sfocia in caciara. Giovanni Manzo, portavoce del comitato insieme a Francesco Buttazzo, fa fatica nel cercare un metodo che impedisca alle domande e alle critiche avanzate dai singoli in maniera disordinata di annullarsi a vicenda. Colpisce che nessuno chieda delucidazioni sulle piste ciclabili. A più di qualcuno, per fortuna, preme avere rassicurazioni sulla propria situazione, ma sono diversi i cittadini interessati a comprendere la portata generale del progetto. Che è quella di rendere più bello e moderno uno degli assi viari più caotici della città, quello da Castromediano a Porta San Biagio.

Il cruccio comprensibile degli esercenti già indeboliti dalla crisi economica, è che vengano ridotti i posti auto ma anche annullata la possibilità del carico e scarico che oggi avviene quasi sempre in doppia fila, perché le auto sono in sosta dove a spina di pesce, dove in verticale e spesso per intere ore, impedendo quel fisiologico ricambio che nelle aree commerciali serve a creare “movimento”. Ognuno fa, in pratica, come vuole. Sul punto, Battaglini è stato chiaro: premesso che il tratto interessato dal secondo stralcio sarà dall’incrocio con viale Marche a quello con viale Otranto, e successiva sistemazione di Piazza Unità d’Italia, la riqualificazione consentirà di guadagnare altri 50 posti auto. Martini ha, da parte sua, aggiunto di aver avuto rassicurazioni sul fatto che non saranno a pagamento e ha anche dichiarato di essere in trattativa con la Provincia di Lecce per ottenere uno spazio di 600metri quadrati adiacente all’istituto magistrale “Siciliani” da utilizzare come area di sosta.

incontrogiLeuca2-2Critiche sono state sollevate anche alla riuscita della “zona 30”, dove il numero indica il limite di velocità. L’eliminazione del marciapiede avrebbe di fatto dato la possibilità alle auto di parcheggiare a pochi centimetri dagli ingressi delle abitazioni. Un inconveniente, in realtà, che si è verificato per la mancata installazione dei dissuasori, a causa dell’esaurimento dei fondi. C’è pure chi non ha detto di non aver condiviso la pedonalizzazione di una corsia del sottopasso di via Corvaglia e chi ritiene che la tanto invocata partecipazione dei cittadini alla costruzione del progetto sia solo un’operazione di facciata. Ma di riqualificazione del quartiere Leuca si parla dal 2009 e in effetti molti sono stati gli incontri pubblici organizzati oltre alle “indagini” sul campo condotte dai progettisti e dagli esponenti delle associazioni coinvolte nell’operazione. Ultimo quello presso l’istituto “Siciliani” di qualche settimana addietro, dove sono stati illustrati proprio i dettagli del secondo stralcio.

Già la prossima settimana, o al massimo in quella successiva, si terrà la riunione di “restituzione”. Quella in cui verranno date le risposte alle domande poste nel primo confronto. E alla luce del confronto odierno è probabile che ci sarà un secondo faccia a faccia, in uno spazio adeguato a contenere le tante persone che oggi hanno voluto capirne di più.

Salvemini: "Zona 30 obiettivo strategico. Lo si spieghi".

Carlo Salvemini, esponenti di Lecce Bene Comune, che sul metodo partecipativo insiste da anni con le sue iniziative civico-politiche ha un suggerimento per il Comune di Lecce: "Credo che l'argomento principale che l'amministrazione debba spendere con i residenti e i commercianti sia evidenziare la ragione strategica di istituire in Via Leuca una zona 30, perché la si sta realizzando, come si è arrivati ad individuarla per questo tipo particolare d'intervento urbanistico, quante altre strade con queste caratteristiche sono programmate negli anni prossimi". 

Questa chiarezza sarebbe necessaria, per il consigliere comunale progressista, "in modo da fare sentire gli interessati protagonisti di una progettazione che risponde ad un'interesse diffuso perché inserita in una strategia generale, avente l'obiettivo di ridurre l'uso delle auto, di incentivare pedoni e ciclisti, di investire sul trasporto pubblico. Diversamente c'è il rischio di non riuscire a capire perché s'è decisa di realizzarla lì e non altrove, di non percepirne l'utilità, di non coglierne il senso. Perché è chiaro che trasformare il tratto di via Leuca compreso tra viale Marche e viale Otranto (asse di penetrazione importante sul quale affacciano residenze, attività e una scuola tra le più grandi in città), in una zona 30 non è un intervento ordinario e minimale. Come ampliare i marciapiedi da sempre troppo sacrificati".

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