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Revisione degli estimi: Comune e associazioni ricorrono in Corte di Cassazione

Stabilita una strategia per neutralizzare la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha accolto le ragione dell'Agenzia delle entrate e del ministero dell'Economia. Il contenzioso sarà anche "riassunto" davanti alla Commissione tributaria

LECCE – Due vie per rovesciare l’esito della sentenza del Consiglio di Stato. L’amministrazione comunale, d’intesa con Codacons, Adoc e Adusbef, si rivolgerà alla Corte di Cassazione ma agirà anche davanti alla Commissione tributaria per neutralizzare l’aumento della rendita catastale, incubo materializzatosi nuovamente nella testa della maggior parte dei proprietari di immobili sul territorio leccese dopo la pronuncia del supremo organo di giustizia amministrativa che ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate e del ministero dell’Economia.

Questa mattina, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha presieduto un “vertice” con i rappresentanti delle associazioni per approntare una strategia comune. Si è deciso di sollevare in Cassazione il conflitto di giurisdizione e di “riassumere” il contenzioso davanti alla Commissione tributaria per estendere a tutti  i proprietari – e non solo ai circa 6mila che avevano presentato ricorso nei termini utili, e che quindi per adesso sono al riparo anche dalle conseguenze della sentenza del Consiglio di Stato – i benefici derivanti dall’annullamento dell’avviso di accertamento che l’allora Agenzia del territorio ha notificato.

L’obiettivo, in buona sostanza,  è quello di giungere all’annullamento di tutti gli atti amministrativi dalla definizione delle microzone in avanti. Aspetto, questo della definizione dei confini delle zone censuarie, molto contestato dall’Ordine degli ingegneri che sul tema è intervenuto anche ieri con un comunicato stampa. Oltre al sindaco, all’incontro di oggi a Palazzo Carafa hanno partecipato l’assessore ai Tributi del Comune di Lecce, Attilio Monosi, il dirigente del settore Tributi, Piero Errico, Piero Mongelli per il Codacons, Alessandro Presicce per l’Adoc, Daniele Imbò per l’Adusbef e gli avvocati Elisabetta Ciulla, Leonardo Leo, Francesco Baldassarre, Daniela Lorenzo e Luisa Carpentieri.

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