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Sabato, 20 Aprile 2024
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Rifiuti e discariche in aumento ad Alezio, la proposta: fototrappole

Intervento del consigliere Luchina che ha sollecitato il sindaco Romano ad intraprendere azioni risolutive per risolvere il problema

ALEZIO – Allarme sempre più crescente in vari comuni salentini per l’abbandono indiscriminato dei rifiuti e il proliferare di discariche a cielo aperto. Un fenomeno che si  sta espandendo anche sul territorio di Alezio così come denuncia il consigliere comunale di minoranza Rocco Luchina, oggi coordinatore cittadino del movimento Andare Oltre, che nelle scorse ore ha presentato anche un’interrogazione urgente in Comune posta all’attenzione del sindaco e dell’amministrazione del sindaco Vincenzo Romano per conoscere le azioni messe in campo per fronteggiare il problema e  sollecitando nell'immediato azioni risolutive. Per il consigliere comunale aletino sarebbe ormai indispensabile installare nei siti ormai riconosciuti “sensibili” anche delle fototrappole al fine di sanzionare e punire i trasgressori.               

“Le discariche abusive proliferano e la bonifica del territorio grava sull’amministrazione pubblica” scrive il consigliere Luchina, “non solo in termini economici ma anche di impiego di risorse umane che potrebbero essere impegnate in attività più a beneficio dei cittadini. Una situazione che mi ha spinto nei giorni scorsi a sottoscrivere, in qualità di consigliere di opposizione, un’interrogazione, a risposta urgente scritta, indirizzata sia al sindaco che al presidente del consiglio comunale. In alcune zone del territorio comunale si è constatato, grazie soprattutto alla collaborazione ed alle segnalazioni dei cittadini, come i rifiuti vengano abbandonati da parte di ignoti con una certa regolarità”. Recente l’amministrazione comunale di Alezio a disposto l’intervento di bonifica, cioè di semplice rimozione dei rifiuti, lungo la strada vicinale Sannicola, nella  parte retrostante il cimitero costellata di rifiuti abbandonati. Un intervento che è costato alle casse del comune ben 1.650 euro. Ma ad oggi la situazione, come testimoniano alcune immagini scattate in questi giorni, è pressoché identica a prima.

IMG_6776-2“Nella mia interrogazione scritta” aggiunge Luchina, “ho chiesto ufficialmente e pubblicamente una relazione dettagliata di tutte le attività concernenti il problema, dal 2013 ad oggi, nello specifico ho chiesto quali interventi sono stati posti in essere per affrontare il problema, quali i risultati ottenuti, se siano stati sanzionati dei trasgressori e se si, quante e di che importo sono le sanzioni amministrative, quali i costi sostenuti per il ripristino dello stato dei luoghi. Ma oltre a chiedere” precisa il consigliere, “ho anche proposto una possibile soluzione: che vengano cioè installate le cosiddette fototrappole, dei sistemi di ripresa che puntati sui luoghi di interesse ci permetterebbero di individuare i trasgressori e sanzionarli. Si consideri che l’installazione di tali sistemi non ha un costo superiore a quanto sino ad oggi speso per la bonifica del territorio, anzi è di molto inferiore. Il sistema di cui parlo è già attivo in molti comuni d’Italia ed ha fatto registrare non solo il successo dell’operazione, individuando i trasgressori e multandoli, ma ha costituito un input determinante per una serie di attività di sensibilizzazione dei cittadini al problema”.

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