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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Rifiuti organici: il sindaco di Poggiardo chiude ai carichi dal Brindisino

Colafati reagisce alla decisione del governatore Emiliano dopo la chiusura di alcuni centri di compostaggio nella regione. Intanto quattro Aro restano in attesa di un sito: si punta su quello di Melpignano

LECCE - Il sindaco di Poggiardo, Giuseppe Colafati, ha deciso di impedire il conferimento delle frazione organica nell'impianto di compostaggio che sorge nel suo territorio da parte di alcuni comuni del Brindisino, come invece disposto all'inizio del mese a livello regionale dopo la chiusura dei centri di Ginosa, Lucera e Deliceto.

per questo il primo cittadino ha firmato un'ordinanza, in vigore da oggi: "Il Comune di Poggiardo, da lungo tempo ha intrapreso la battaglia per far sì che la comunità non debba più essere vessata, soprattutto, nel periodo estivo, dai cattivi odori; pertanto, con tale provvedimento si intende ribadire che, anche in emergenza, non ci deve più essere un utilizzo improprio dell’impianto presente sul territorio".

La chiusura del ciclo dei riiuti, dovuta soprattutto alla carenza di impianti di compostaggio, torna a pesare sugli equilibri politici e istituzionali, oltre al connesso carico di disagi e conseguenze pratiche sulla qualità del servizio di raccolta. Il problema riguarda anche molti altri comuni salentini che da giorni sono alla ricerca di una soluzione. Al proposito, oggi si è tenuta una riunione a Gallipoli con il presidente della Provincia, Stefano Minerva e i sindaci dei municipi di ben quattro Aro: 6,7,8 e 11. Nel corso dell'incontro è emersa l'ipotesi di un conferimento al sito di Melpignano. Una risposta più certa all'emergenza in corso si avrà martedì, in un altro incontro che si terrà sempre a Gallipoli con la partecipazione del gestore dell'impianto individuato, oltre che del direttore dell'Agenzia regionale per i rifiuti.

Intanto a Galatone sarebbe stato sospeso l'accesso al centro in contrada Cave Marra per evitare il superamento dei limiti quantitativi. Il primo cittadino , Flavio Filoni, ha confermato di voler ricorrere, se costretto, a tutti i poteri previsti dalla legge per tutelare l'ambiente e la saluta pubblica nel territorio di competenza: la scelta dell'impianto di Cave Marra, disposto il 3 giunto in via urgente dal direttore generale dell'Ager, Gianfranco Grandaliano, per tutto il periodo estivo è stata contestata da subito sia per i timori di sovraccarico del sito con la frazione umida proveniente da ben quattro ambiti, sia per la preoccupazione relativa alla sicurezza e viabilità della strada che collega Galatone a Galatina, di solito molto trafficata e teatro di sinistri.

Per quanto riguarda gli ambiti 6 e 8, che non hanno ancora intrapreso la raccolta differenziata dell'umido, è stato deciso di posticipare l'avvio del servizio al momento in cui sarà effettivamente individuato il centro di conferimento dei rifiuti organici. I sindaci ed i rappresentanti dell'Aro 11, da parte loro, stanno valutando azioni relative al contratto in essere, con riferimento anche ai maggiori costi richiesti dal centro di trasferenza individuato, che vanno a totale carico del gestore.

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