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Politica Gallipoli

Rifiuti: Pdl e Pd, accuse a vicenda. "Spot elettorale"

L'emergenza di queste ore spinge alcuni rappresentanti dei due schieramenti, come la Capone e Barba, a fronteggiarsi, rinfacciandosi a vicenda di alimentare la questione a meri fini propagandistici

La questione rifiuti continua a mettere contro i politici e a trasformarsi in argomento di discussione in vista della prossima tornata, con il ballottaggio tra i due candidati alla Provincia. Una delle quali, Loredana Capone, del centrosinistra, annuncia anche la possibilità di un ricorso all'autorità giudiziaria. "C'è un mandante politico che da un mese paga spot elettorali sulle emittenti private che presentano un Salento con i rifiuti per strada" attacca. " Purtroppo c'è qualche sindaco di centrodestra che non fa la raccolta dei rifiuti, non s'impegna sulla differenziata e non risolve il problema dei cassonetti pieni. Questi sindaci lasciano i rifiuti per strada pensando di beneficiare di una strumentalizzazione politica; organizzano conferenze stampa con il candidato del Pdl invece di trovare siti dove allocare i rifiuti in maniera provvisoria, come accade in altri comuni governati dal centrosinistra".

E' un affondo deciso, quello di Loredana Capone, che così prosegue: "Inoltre i presidenti delle Ato, che dovrebbero organizzare il servizio di raccolta e trasporto, inventano nemici immaginari. Il loro cronoprogramma è abbastanza chiaro" continua la candidata del centrosinistra. "Il loro disegno politico era di arrivare ad una situazione di emergenza o presunta tale proprio a ridosso delle elezioni. Non ce l'hanno fatta al primo turno e adesso provano a rilanciare in occasione del ballottaggio. Una vera e propria bomba a orologeria utilizzata come spot elettorale. I problemi, dove ci sono, vengono affrontati con l´inerzia. Nessun atto finalizzato a risolverli, nessun atto compiuto per evitare che i rifiuti restino per strada. Chiedo al prefetto di Lecce di intervenire affinché i sindaci trovino soluzioni adeguate per evitare che i rifiuti si accatastino fuori dai cassonetti".
"In questi casi c'è un problema di igiene pubblica e il sindaco, autorità sanitaria compente, non può lavarsi le mani e lamentare colpe di altri. E i presidenti delle Ato se non intervengono si rendono corresponsabili di questo scempio" prosegue Loredana Capone. "Ove questa azione dovesse continuare non escludo di rivolgermi all'autorità giudiziaria per costituire la Provincia parte civile per il danno che con il loro comportamento stanno causando non solo all'immagine delle loro città ma di tutto il Salento. In questo modo rischiano infatti di rovinare 15 anni di attività concreta per il nostro turismo. Anche questa estate il Salento si prepara ad accogliere i turisti italiani e stranieri e in questi anni si è affermato come una delle mete più ambite grazie ai nostri paesaggi, alla nostra cultura, alla nostra accoglienza".

Di tutt'altro avviso Vincenzo Barba, che parla in qualità di deputato del Pdl e, ovviamente, da gallipolino. "Ho sentito il candidato del Pdl dire che se sarà eletto presidente in sette giorni risolverà il problema dei rifiuti a Gallipoli e lo farà chiamando Bertolaso. Sarebbe l'attestazione del loro fallimento. La chiamata di Bertolaso è avvenuta a Napoli e Palermo dopo scioperi e manifestazioni, ma in situazioni molto diverse e molto gravi. Altro che esercito e protezione civile: se anche questi pochi sindaci di centrodestra, che chiamano le televisioni, facessero il loro dovere, come lo fanno in tanti di tutti gli schieramenti politici, se riuscissero a implementare la raccolta differenziata le città rimarrebbero pulite".
"Sentir affermare l'assessore regionale all'Ecologia ed anche quello provinciale all'Ambiente che il problema dei rifiuti a Gallipoli, se esiste, è da attribuire all'amministrazione comunale - prosegue Barba - è veramente troppo per poter far finta di non ascoltare quanto amministratori del territorio vanno in giro affermando e soprattutto quanto i sensi della vista e dell'olfatto ci fanno percepire nella cittadina jonica e dintorni. E' certamente vero che non c'è peggior sordo di chi non vuol ascoltare e peggior cieco di chi non vuol vedere. Ma in quest'occasione è doveroso affermare che non c'è peggior asino di quello che non vuol tirare". Come dire: entrambi gli schieramenti si accusano a vicenda di usare la questione a fini elettoriali. "E' di una gravità inaudita oltre che il frutto di una bassa strumentalizzazione politica - dice infatti Barba - che gli amministratori provinciali e regionali, chiamati a risolvere i problemi di tutti i cittadini salentini e pugliesi, credano di doversi occupare e preoccupare soltanto di coloro che, militando nel centrosinistra, li hanno eletti. Un amministratore, nel momento in cui viene chiamato a governare, deve avere a cuore le sorti di tutti i cittadini, anche di coloro che non l'hanno votato".

"Basta fare un giro per Gallipoli e per le sue marine per comprendere che né gli amministratori regionali, né quelli provinciali hanno a cuore le sorti dei gallipolini - prosegue -, perché altrimenti, anziché preoccuparsi delle polemiche politiche tra i candidati alla prossima presidenza, si rimboccherebbero le maniche e si darebbero da fare per rimuovere la spazzatura presente in ogni angolo della città. Basta con le promesse fantomatiche per il futuro; è ora di rendicontare sulle attività svolte nel presente e nel passato. Mentre tutti i mezzi della comunicazione ci stanno facendo vedere lo scempio ambientale in cui versa la Città Bella, gli amministratori provinciali e regionali, tutto d'un tratto, con un'invenzione giuridica indegna del peggior conoscitore di diritto amministrativo, a fini ovviamente faziosi e di rottura, spiegano al Salento che nella sola Città di Gallipoli e per i soli cittadini gallipolini, a differenza di quanto avviene in tutto il resto del Paese, le competenze in materia di stoccaggio dei rifiuti non attengono alla Regione, ma addirittura al Comune".

"Se finora abbiamo taciuto per sobrietà istituzionale - conclude l'onorevole Barba -, dinanzi a questa presa in giro della città di Gallipoli, avverto il dovere morale di intervenire, diffidando politicamente gli assessori all'Ambiente, sia provinciale che regionale, dal fare passeggiate elettorali nel nostro territorio solo a fini esibizionistici fino a che non avranno fatto togliere ogni cumulo di immondizia dalle strade di una città che, in primis è degna di vivere nella pulizia e nel decoro, ed in secundis fa dell'attività turistico-ricettiva un elemento cardine della propria economia".

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