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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Ripensamento per l'imposta di soggiorno 2015: il sindaco ha detto no"

Giovedì scorso, 2 luglio 2015, il Consiglio comunale di Porto Cesareo ha discusso e votato sull'Imposta di Soggiorno 2015 come richiesto da tutti i consiglieri di Minoranza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Giovedì scorso, 2 luglio 2015, il Consiglio comunale di Porto Cesareo ha discusso e votato sull'Imposta di Soggiorno 2015 come richiesto da tutti i consiglieri di Minoranza, in coerenza con quanto annunciato in campagna elettorale e nei rispettivi programma: Francesco Schito, Stefano My di "Cambiare Rotta", Monica Vica di "Idea Comune", Luigi Fanizza di "Lista Aurora".

Anche l'ex candidato Sindaco della lista "Albachiara", Eugenio Sambati, ha sostenuto e collaborato all'iniziativa.

Due le proposte di deliberazione della Minoranza consiliare sottoposte al Consiglio comunale:

1^ Revoca in autotutela, dell'Amministrazione comunale stessa, della delibera di Consiglio comunale del 25 novembre 2014 che ha approvato proprio il Regolamento dell'Imposta di Soggiorno.

2^ Modifiche al Regolamento stesso, in sintesi sospenderlo sino a "ulteriore approfondimento e coinvolgimento della categoria interessata".

Si è proposta la revoca perché quel Consiglio comunale del 25 novembre 2014 (convocato in 2^ convocazione) non poteva essere svolto in quanto a seguito delle molteplici dimissioni dei consiglieri comunali, il Consiglio comunale non aveva più i numeri per procedere alla 1^ convocazione perché necessitava di almeno 6 consiglieri comunali (escluso il Sindaco) e quindi di conseguenza non poteva nemmeno convocarsi in 2^ convocazione e deliberare. All'epoca ne aveva solo 5 consiglieri comunali rimasti mancava il cosiddetto "quorum strutturale".

Infine sull'Imposta di Soggiorno, a livello centrale dello Stato, manca ancora il regolamento attuativo previsto per questa imposta proprio dalla legge (il decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23) che ha conferito ad alcune tipologie di comuni, tra cui rientra Porto Cesareo, la facoltà di istituire l'Imposta di Soggiorno.

Si è proposta la sospensione sino a "ulteriore approfondimento e coinvolgimento della categoria interessata" per vari motivi:

  • si era consapevoli che la Maggioranza consiliare avesse bocciato la prima proposta di revoca;
  • molti rappresentanti della categoria si sono dichiarati contrari a seguito di attuale indagine conoscitiva scritta;
  • i servizi al turista, gli interventi in materia di turismo non sono indicati, definiti; in sostanza a giugno 2015 i turisti hanno pagato ma ci si chiede: cosa hanno avuto in cambio? E' ingiusto farsi dare dei soldi da alcune persone, i turisti di giugno per esempio, per poi far eventualmente usufruire altre persone che verranno nei prossimi mesi o il prossimo anno appunto i turisti di luglio o agosto 2015 o quelli dell'estate 2016;
  • la "presentazione turistica 2015" di Porto Cesareo è peggiore di quella del 2014 e far pagare un'imposta ai turisti è apparentemente illogico;
  • essere ancora una zona franca, una zona "tax free", forse avrebbe fatto più notizia ai fini dell'attrazione turistica mantenendosi avvantaggiati su questa questione rispetto ai comuni limitrofi concorrenti come Otranto, Gallipoli, Nardò,eccetera;
  • necessitava uno studio ad hoc, gratuito come quello di una Commissione consiliare temporanea di studio, per valutare l'efficienza e l'efficacia dell'Imposta stessa nei paesi turistici dove è già attiva da qualche anno;
  • come previsto dal Regolamento dell'Imposta di Soggiorno approvato a novembre scorso manca ancora (e si doveva fare dopo 6 mesi e quindi entro il 25 maggio 2015) il regolamento comunale del "Tavolo Tecnico consultivo" ossia di quel "gruppo di lavoro" che ha lo scopo di monitorare l'applicazione dell'imposta con particolare riferimento ai temi del regolamento, alle eventuali problematiche di carattere tecnico e proprio all'effettivo impiego del gettito dell'imposta;
  • perché avremmo voluto che si tenga conto anche delle richieste dei turisti stessi: in sostanza i soldi son loro e sarebbe bene chiedere in quale contesto desiderano che siano spesi; basterebbe lasciare alle strutture ricettive un sintetico "questionario standard" da compilare.

Noi ci abbiamo provato, il Sindaco ha detto: NO!

Porto Cesareo, 7.7.2015

Gruppo consiliare "Cambiare Rotta"

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