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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Anci Puglia e Sib verso un emendamento condiviso per modificare il Piano delle coste

Riunione del direttivo Anci Puglia estesa alle amministrazioni dei centri rivieraschi e ai sindacati dei gestori degli stabilimenti balneari. Al centro del tavolo tecnico il disegno di legge regionale che disciplina la tutela e l'utilizzo del litorale

LECCE – Il paesaggio costiero è, se non la maggiore, senz’altro una delle più importanti  caratteristiche del territorio pugliese, e le ricadute di un’oculata gestione di quella che a tutti gli effetti dev’essere considerata una risorsa preziosa si fanno sentire su tutta la comunità. Ecco perché risulta necessario programmare strategie comuni e azioni condivise al fine di preservare e valorizzare ciò che fa della Puglia una realtà d’eccellenza nel panorama dell’offerta turistica.

Questi, in sintesi, i punti nodali attorno ai quali si è sviluppata la riunione del Direttivo Anci Puglia che si è tenuta in giornata a Bari ed era estesa ai comuni rivieraschi e ai sindacati degli stabilimenti balneari. Al centro del tavolo tecnico il Piano regionale coste e il ddl regionale 5/2014 che disciplina la tutela e l’uso delle coste.  Incontro che segue quello dello scorso 28 ottobre tra Regione e Anci convocato dall’assessore al ramo Leonardo Di Gioia, durante il quale l’Associazione nazionale comuni italiani della Puglia aveva presentato un documento di sintesi contenente alcune proposte e osservazioni proprio al ddl regionale, redatte con il contributo dei comuni costieri interessati dal disegno di legge.

Anci e Sib, il sindacato italiano balneari, hanno fatto emergere chiaramente i punti deboli del ddl. Soprattutto le criticità del Piano coste. Ciò su cui si è convenuto, in buona sostanza, è la necessità di una revisione completa e coerente della normativa in materia che tenga conto delle effettive differenze territoriali e delle esigenze dei gestori dei lidi e delle strutture che, alla fin fine, non fanno che rendere fruibile e curare i tratti di costa ottenuti in concessione. Va ricordata a questo proposito la polemica sorta su alcuni dei punti che prevedono l’obbligo per i gestori degli stabilimenti di rimuovere stagionalmente tutte le parti accessorie dei lidi, ivi compresi chioschi, ombrelloni, sdraio, pedane, ombrelloni e quant’atro. Aspetto che, in Puglia in maniera particolare, è molto dibattuto, vista la possibilità di poter fruire in diversi momenti dell’anno delle strutture stesse non già in funzione della stagione estiva ma anche per offrire alla comunità dei luoghi che siano al contempo punti di riferimento e contenitori culturali nel resto dell’anno.

“Stiamo lavorando a un’unica proposta emendativa tra Anci e Associazione sindacati – ha dichiarato il vicepresidente Emilio Romani. – È fondamentale affrontare la questione “coste” in maniera organica e condivisa anche nell’ottica della programmazione UE 2014-20. Al prossimo tavolo tecnico del 18 novembre, chiederemo alla Regione il coinvolgimento degli altri assessorati competenti al fine di dare coerenza e strategia di sistema a tutti i Piani regionali interessati, per evitare che una pianificazione secondaria di dettaglio sia varata prima di un piano generale, rischiando di metterlo in discussione.”

I sindacati stabilimenti balneari hanno espresso piena condivisione sugli emendamenti proposti dall'Anci, ma soprattutto hanno ribadito l’esigenza di pervenire a una regolamentazione di settore che non si riduca a una mera disciplina degli stabilimenti balneari, ma che preveda tutela per aziende e lavoratori, per gli investimenti fatti dalle imprese in questi anni, di una rimodulazione del Piano e degli interventi per fronteggiare l’erosione, alla luce dei mutamenti climatici. Per l’Anci Puglia ha coordinato la riunione il vicepresidente, nonché sindaco di Monopoli Emilio Romani, presenti sindaci e amministratori dei comuni di Bari, Barletta, Chieuti, Gallipoli, Giovinazzo, Margherita di Savoia, Molfetta, Monopoli, Morciano, Nardo', Otranto, Ostuni, Peschici, Rodi Garganico, Sannicola, Salve, Santa Cesarea, Trepuzzi, Taranto. Per il Sindacato Italiano Balneari (Sib) c’erano il presidente regionale Antonio Capacchione e i presidenti provinciali.

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