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Rotundo: "Perrone rispetti il suo ultimatum"

Dopo la contro-proposta di An di sedersi intorno un tavolo lunedì, il capogruppo di minoranza a Palazzo Carafa invita il sindaco ad attenersi alle sue scelte riguardo i tempi e la giunta

Nella seduta di questa mattina Alleanza nazionale definisce complessivamente insufficiente la proposta del sindaco di Lecce Paolo Perrore, il quale vorrebbe dare "solo" cinque assessorati alla prima forza politica della città nella composizione della nuova giunta. Il peso elettorale di An meriterebbe, secondo Adriana Poli Bortone e gli altri, molto più e così il coordinamento provinciale del partito scansa l'ultimatum del primo cittadino - che domani entro le 12, tassativamente, vorrebbe conoscere dagli alleati cosa pensano sul suo esecutivo - riconvocando un'altra riunione per lunedì prossimo, quindi, ben oltre il termine fissato dall'ultimatum.

Ora la partita, in casa del centro destra, va ai supplementari. Ma nel frattempo Antonio Rotundo, capogruppo consiliare del centro sinistra a Palazzo Carafa invita il sindaco Perrone "così come dichiarato nella sua conferenza stampa, ad essere coerente con se stesso e trarre le dovute conseguenze alla scadenza dell'ultimatum posto alla sua maggioranza. Una marcia indietro rispetto alle dichiarazioni di ieri (www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=2546, ndr) sarebbe un danno gravissimo per la città, che ha bisogno con urgenza di un governo nel pieno delle sue funzioni, visti i gravi problemi che attendono di essere affrontati".

E Rotundo aggiunge: "Dopo oltre un mese dal responso elettorale la soluzione proposta per la formazione della giunta da Paolo Perrone è stata repentinamente sconfessata da Alleanza Nazionale, riportando la situazione al punto di partenza. An, con la sua riunione di oggi, ha ulteriormente delegittimato l'operato del sindaco ponendo un chiaro veto sia sulla composizione della giunta, sia, e soprattutto, sulla distribuzione delle deleghe, esautorandolo di fatto dalle prerogative che la legge gli assegna. Motivo per il quale esprimo a nome di tutta l'Unione viva preoccupazione per la situazione di stallo che sta bloccando la vita amministrativa".

"Già con la proposta di una giunta formata da 13 assessori Perrone è venuto meno agli impegni assunti con gli elettori - continua il capogruppo all'opposizione - dato che il sindaco, in campagna elettorale, e anche successivamente, ha ripetutamente promesso alla città che la giunta sarebbe stata formata da 12 assessori, adducendo motivazioni di contenimento dei costi della politica e di efficienza dei lavori della giunta. Addirittura nello schema spartitorio è stata inserita la posizione di presidente del consiglio che la legge vuole di garanzia per l'intero consiglio comunale. Il tempo delle baruffe partitiche è ormai scaduto - conclude - e il sindaco eserciti nei tempi promessi le sue prerogative e dia alla città un governo nel pieno delle sue funzioni".

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