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Salento isolato, sit-in in stazione. "Mobilitiamoci"

Rotundo e Pankiewicz saranno sabato mattina presso la stazione di Lecce. E chiedono anche la risposta del sindaco Paolo Perrone: "Il successo dell'iniziativa è legato al suo carattere unitario"

Appuntamento in stazione, sabato mattina. Nessun treno da prendere. Semmai, una voce da sollevare per il Salento, sempre più distaccato dal resto del Paese. Per via di mezzi ferroviari fatiscenti e di continue, iperboliche vicende che hanno l'allucinante sapore della farsa. Non ultimo, quel viaggio a tappe forzate verso Milano di un Eurostar che se non è defunto strada facendo, nel suo ultimo giro sulle rotaie, è per grazia ricevuta. Cinque ore di ritardo, senza aria condizionata, panico e rabbia alla stazione di Termoli, protezione civile per i viaggiatori distrutti e persino un'informativa della polizia ferroviaria alla Procura della Repubblica. Una situazione che si somma ai disagi aeroportuali, con i voli che saltano ed un Piano di Alitalia che sembra trascurare la Puglia. Salento, terra di confine sempre più lontana dal mondo, con un'aspirazione ed una naturale vocazione verso il turismo che resta un sogno realizzato a metà, forse anche meno.

L'Unione parteciperà, con il suo leader Antonio Rotundo, e ci sarà anche Wojtek Pankiewicz del Centro moderato. L'opposizione di Palazzo Carafa prova a smuovere le acque, quanto meno simbolicamente. "Sabato mattina saremo al sit-in alla stazione ferroviaria", annunciano i due politici leccesi in coro. Che però hanno un desiderio: vedere anche il primo cittadini. "Invitiamo Paolo Perrone a partecipare", sottolineano. Perché "è necessaria l'unità di tutte le forze politiche. I salentini non sono cittadini di serie B". Paradossale, con una squadra in serie A. E così, si cerca un'intesa trasversale, maggioranza e minoranza, perché il disagio non ha colori, ma è una percezione collettiva. "Per rispondere al vero e proprio declassamento di Lecce e del Salento che le misure di Trenitalia, insieme al Piano Alitalia, rappresentano, è necessario organizzare la protesta dei leccesi e dei salentini attraverso una mobilitazione del territorio", sostengono Rotundo e Pankiewicz.

"Per queste ragioni apprezziamo l'iniziativa di convocare per sabato mattina un sit-in nei pressi della stazione ferroviaria. Ma il successo dell'iniziativa - spiegano - è legato al suo carattere unitario, al fatto cioè che alla manifestazione siano presenti le forze politiche al di là degli schieramenti. In questo quadro rivolgiamo un invito al sindaco perché assicuri la sua presenza, per far sentire la voce corale della nostra città su una questione strategica e decisiva per il suo sviluppo".

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