rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

SalentoGov, tra "burocratese" e informatica per una cultura digitale diffusa

Cittadini e imprese possono richiedere on line certificati e presentare istanze. Fondamentale creare un livello adeguato di competenze su tutto il territorio

LECCE – Non basta l’offerta di servizi on line da parte della pubblica amministrazione se non è diffusa adeguatamente una cultura digitale tra i cittadini e non è omogenea la competenza informatica da parte degli addetti pubblici.

E’ stata questa la premessa della presentazione di SalentoGov, il progetto realizzato per l’Area Vasta di Lecce, con il capoluogo come capofila, che si è tenuta presso l’Open Space di Palazzo Carafa alla presenza di Alessandro Delli Noci, Loredana Capone, Antonio Esposito, rispettivamente assessore comunale all’Innovazione Tecnologica, assessore regionale allo Sviluppo Economico e dirigente del settore Sistemi Informativi del Comune di Lecce. 

I tre si sono ritrovati, uno accanto all'altro, esattamante come avvenne nell'aprile del 2015 quando SalentoGov venne lanciato. Allora l'obiettivo che ci si pose era quello di creare un menu di servizi digitali omogenei in tutti i 31 comuni dell'ambito: oltre al capoluogo ci sono Arnesano, Calimera, Campi Salentina, Caprarica di Lecce, Carmiano, Castrì di Lecce, Cavallino, Copertino, Galatina, Galatone, Guagnano, Lequile, Leverano, Lizzanello, Martignano, Melendugno, Monteroni di Lecce, Nardò, Novoli, Porto Cesareo, Salice Salentino, San Donato di Lecce,  San Cesario di Lecce, San Pietro in Lama, Sogliano Cavour, Squinzano, Surbo, Trepuzzi, Veglie, Vernole. A distanza di 15 mesi il bilancio è di un passo importante compiuto e di un lavoro ancora importante da fare per erogare standard servizi di pari livello a tutti gli abitanti e gli attori economici del territorio interessati.

Accedendo tramite registrazione al portale www.areavastalecce.it i cittadini e le imprese potranno evitare di recarsi allo sportello per ottenere certificati e presentare istanze: si possono richiedere anche i fotogrammi per le infrazioni rilevate da autovelox, photored e dalle telecamere che controllano i varchi per la zona a traffico limitato. Sarà possibile inoltre iscrivere i figli a scuola, inoltrare pratiche allo sportello unico per l’edilizio.

La validità di SalentoGov, finanziato dalla Regione con fondi Fesr 2007-2013, è testimoniata dal premio “Agenda Digitale 2015” promosso dall’osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, ma i riconoscimenti non eliminano i problemi che si incontrano sul campo: “Io ripeto spesso che la pubblica amministrazione non pensa in digitale, ma traduce il burocratese in digitale – ha commentato Alessandro Delli Noci -. Noi con molti sforzi stiamo cercando di avviare il cambiamento e devo dire che anche i miei pregiudizi sono stati fugati dalla disponibilità del personale ad accettare la sfida: mi riferisco non solo al mio settore, ovviamente, ma anche a quello che fa capo agli assessorati all’Urbanistica e alla Attività Produttive”.

L’esponente della giunta leccese, rivolgendosi a Loredana Capone, che gli sedeva accanto in conferenza, ha chiesto di rivedere alcuni parametri operativi: “E’ difficile gestire i servizi digitali in un’ottica di Area Vasta perché le amministrazioni non sono tutte allo stesso livello di competenze”.

Loredana Capone ha confermato che la strada da fare è ancora molta, nonostante quasi 100 milioni di euro di investimenti in infrastrutture informatiche, a partire dalla banda larga: “Oggi è ancora scarsa l’adesione dei comuni e delle imprese ai servizi digitali. Non bastano le risorse, è un fatto di cultura. C’è ancora negli enti locali chi pensa che i problemi siano le strade e le buche, non anche quelle che noi chiamiamo le autostrade digitali”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

SalentoGov, tra "burocratese" e informatica per una cultura digitale diffusa

LeccePrima è in caricamento