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Salvemini affonda: “Giliberti e Delli Noci due facce di una medaglia”

Per il candidato del centrosinistra la sfida è tra chi vuole cambiare la città e chi invece mantenerla sugli attuali equilibri

LECCE – Questa volta si può tagliare per primi il traguardo. E’ questo il primo messaggio che Carlo Salvemini candidato del centrosinistra alle elezioni comunali, ha rivolto questa mattina ai cittadini che hanno partecipato alla prima assemblea pubblica, una settimana dopo l’annuncio della sua candidatura. Nel 2012 Salvemini, che ha una lunga esperienza come consigliere comunale, venne battuto di misura alle primarie da Loredana Capone e alle amministrative fu il più suffragato della coalizione.

“Un’ondata di messaggi, di telefonate e di manifestazioni di stima ricevuta in questa settimana – ha dichiarato ai suoi il candidato - hanno rafforzato in me la convinzione che questa volta siamo pienamente in gioco nella partita elettorale. Lo dico a chiare lettere ed è bene che questa consapevolezza la portiamo con noi per tutta la durata di questa campagna elettorale: stavolta è possibile vincere”.

Per il promotore di Lecce Città Pubblica ha spiegato di puntare dritto sull’esigenza di cambiamento avvertita dai leccesi. “Credo sia riduttivo pensare che ci troviamo dentro una sfida semplicemente politica, di opposti schieramenti. La nostra è una sfida più ampia: tra una città che avverte delle aspirazioni legittime di crescita, di riconoscimento del suo valore, di consapevolezza delle sue sofferenze sociali, delle sue insufficiente qualità urbana e tra l’inerzia di chi legge la città come una città immobile, ferma, eternamente devota a schemi e logiche di consenso che vedono succedersi nomi e persone diverse alla guida di amministrazioni che cambiano senza cambiare niente”.

Salvemini ha definito i suoi avversari, almeno quelli fino ad oggi ufficiali, cioè Delli Noci e Giliberti come due facce della stessa medaglia: “Conosco la città, i suoi problemi, le sue arretratezze e le sue potenzialità. Non ho bisogno di un programma da costruire facendomi portare in giro qua e là dagli assessori uscenti. Non ho bisogno di imbastire delle primarie delle idee per andare a chiedere ai cittadini di dirmi quali sono i loro problemi. Io li conosco i problemi di Lecce e dei suoi cittadini. La mia credibilità viene da una storia lunga di opposizione e di proposta alle amministrazioni Poli Bortone e Perrone. Insomma, non sono uscito un mese fa dalla giunta Perrone per presentarmi oggi come l’alfiere di un’altra Lecce”.

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