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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Salvemini si smarca da Delli Noci: "Bravo, ma non credo al tuo progetto"

Il consigliere analizza le dimissioni dell'assessore. E crede che dietro vi siano solo diatribe sulla candidatura a sindaco

LECCE - Caro Alessandro, sei onesto, ma non ti seguo. Carlo Salvemini, in una lettera, chiarisce subito la sua posizione e si smarca da Alessandro Delli Noci. All’assessore dimissionario  manda un sincero in bocca al lupo, ma non aderirà al suo progetto. “Sei giovane, capace, stimato, ambizioso”, gli dice il consigliere d’opposizione a Palazzo Carafa, promotore di Lecce città pubblica, che spiega come questi siano “ingredienti importanti per raggiungere il successo”. E aggiunge: “Le attenzioni e i consensi che stai raccogliendo ne sono conferma”. Ma da qui a sancire una santa alleanza, ce ne passa.

Delli Noci, ieri, spiegando i motivi che l’hanno condotto alle dimissioni, ha spiegato di guardare a medio-lungo termine e non ha nascosto di cercare al di là delle casacche. Insomma, sembrerebbe voler richiamare a sé risorse umane per un movimento trasversale, non arrivando peraltro a candidarsi subito alla carica di primo cittadino.

Ma Salvemini non ci crede, e lo dice apertamente. “Capisco le prudenze e le diplomazie – scrive - ma è evidente che questa decisione altro non è che l'annuncio di una campagna elettorale da candidato sindaco della città”. E questo perché “le primarie delle idee altro non sono che marketing politico: la città che hai in mente – aggiunge - è negli atti di programmazione che come assessore hai approvato in questi anni con la giunta”. 

Insomma, da un lato Delli Noci afferma chiaramente di voler mettere “al centro la città fuori da ogni steccato ideologico e logica di appartenenza precostituita totalmente superata”. Dall’altro, di non rinnegare “nulla di quanto è stato fatto in questi quattro anni”. Ed è qui che s’insinua il dubbio salveminiano. “Tu - gli dice - sei stato, in questi cinque anni, assessore politico di una giunta politica, eletto in consiglio comunale con una lista politica (Futuro e Libertà di Gianfranco Fini). Che ha convintamente sostenuto e fatto proprio il programma di Paolo Perrone”.

E giù una lunga citazione della biografia di Delli Noci che, scrive il consigliere di minoranza, “si è coerentemente compiuta dentro il centrodestra: hai sostenuto Adriana Poli Bortone al Comune, Raffaele Fitto e Rocco Palese alle regionali, Antonio Gabellone alla Provincia, Silvio Berlusconi alle politiche”. 

Ancora, secondo Salvemini la decisione di lasciare la giunta non arriverebbe per un dissenso insanabile su un provvedimento o una scelta politico amministrativa, “ma esclusivamente per un disaccordo sui criteri d‘individuazione del candidato sindaco”. Traduzione: “Io vedo nella tua esperienza piena ortodossia una causa politica, che conferma una convinta appartenenza ideologica. Che consideri, con le tue legittime scelte e decisioni, tutt'altro che superata”. 

Ecco perché Salvemini non aderisce al suo appello a un impegno trasversale per Lecce. “Lo trovo non rispettoso della verità politica di questi anni e del tuo percorso. Se non rinneghi nulla di quanto ha fatto questa giunta – scrive -, se ti riconosci pienamente nel lungo ciclo politico di questi vent’anni in città io, che come sai ne sono stato avversario, non riesco a sentirmi coinvolto in questa tua iniziativa. Considera la memoria politica un valore prezioso capace di dare credibilità alle scelte di ciascuno”.

Insomma, l'augurio di buon lavoro e futuri successi è d’uopo. “Per chi come me crede nel valore dell'impegno politico, è confortante vedere coinvolti e motivati insieme a te tante persone oneste e competenti”. L’affratellamento, però, nom è altrettanto scontato. E tuttavia, la decisione di Delli Noci, secondo Salvemini, “è una buona notizia per Lecce”.

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