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Sanità pugliese, Perrone: "Gestione disastrosa"

Dopo l'articolo del Sole 24 Ore sul deficit di 290 milioni di euro, il vicesindaco attacca la sinistra: "Ora si prospettano nuove tasse per i cittadini"

"E adesso dove sono finiti i fustigatori delle amministrazioni altrui, i moralizzatori della Cosa pubblica che gridano allo scandalo per la gestione "allegra" del Comune di Lecce? Perché non si affannano a commentare le ultime news in arrivo da Bari i Blasi, i Salvemini, i Rotundo?". Paolo Perrone, vicesindaco di Lecce e candidato per il centrodestra prende spunto dal recente articolo del Sole 24 Ore, secondo il quale in tema di sanità le casse della Puglia avrebbero un deficit di 290 milioni di euro, e affonda un gancio destro alla sinistra.

"Casomai non se ne fossero accorti - dice Perrone ai suoi avversari politici - , abbiamo appena appreso dai giornali che, grazie ad una gestione "euforica" della sanità, saremo molto probabilmente costretti a fronteggiare aumenti imprevisti di Irap e Irpef. Questo perché la signora sinistra che governa Bari oggi, e che prima accusava il governatore Raffaele Fitto di essere tutto casa e clientele, si è guadagnata un fantastico primato, in materia di sanità: 290 milioni di euro di disavanzo".

"Non si sbaglia, insomma -conclude l'esponente leccese di Forza Italia -: chi dice sinistra dice tasse, perché fa parte della sua forma mentis ideologica vessare il cittadino con imposte e balzelli di ogni genere, oppure perché a tal punto arriva la sua incapacità di governare che, pur non volendo, provoca comunque disastri finanziari, nei conti pubblici e nelle tasche dei singoli".

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