Il caso del sansificio "Oil Salento", un tempo stabilimento "La Casa", produttrice di pomidoro nelle campagne di Veglie, diventa oggetto di un'interrogazione urgente del consigliere Piero Manni inoltrata agli assessori regionali all'Ambiente, alle Risorse agroalimentari, all'Urbanistica e al Turismo della Regione Puglia. Nei giorni scorsi, la decisione dell'azienda di fare parzialmente marcia indietro riguardo alla produzione di olio grezzo e nocciolino di sansa. Dovrebbe essere prodotta solo quest'ultimo, peraltro combustibile che già interessa il Comune di Leverano, disposto ad impiegarlo per le numerose serre che ricadono sul proprio territorio al posto del gasolio. Domani sono attesi ulteriori sviluppi, in seno alla conferenza dei servizi, e comunque i Comuni dell'area Nordsalentina stanno valutando se ricorrere al Tar in merito alle questioni di impatto ambientale dovute alla ristrutturazione del vecchio stabile.

Ma preoccupazioni, in generale, sono rimaste, e già nei giorni scorsi i circoli del Nord Salento di Rifondazione comunista avevano comunque detto "no" alla realizzazione dell'impianto. Ora sull'argomento interviene Manni, che "dopo aver rilevato le irregolarità dell'iter amministrativo e gli abusi già commessi nella fase di costruzione, e soprattutto sottolineati i danni ambientali già provocati e quelli futuri per la salute pubblica", chiede agli assessori "se non ravvisino nella realizzazione dello stabilimento contrasti con le linee di sviluppo regionale programmate nei rispettivi settori, e se in tal caso non ritengano di intervenire per le specifiche competenze onde impedire la realizzazione stessa". E a tale proposito Manni cita anche l'opposizione unanime delle popolazioni dei comuni vicini, che sono interessati dalle eventuali ricadute in tema ambientale.