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Con gli scarti di legno di Cnh Industrial i nuovi arredi del parco di Santa Rosa

Lo stabilimento industriale mette a disposizione scarti di imballaggio e di lavorazione per riqualificare l'ex area di addestramento militare

LECCE – Gli scarti di imballaggi e lavorazioni dello stabilimento leccese di Cnh Industrial come materiale di riuso per l’arredo del parco di Santa Rosa, cioè i 58mila metri quadrati di area addestrativa che la Scuola di Cavalleria dell’Esercito ha recentemente restituito all’amministrazione comunale.

La zona è attigua al campo Montefusco, il polmone verde degli sportivi leccesi e in un futuro che si spera prossimo, con l’abbattimento dell’inferriata che le divide, le due parti diventeranno un unico grande parco. L’idea di utilizzare gli scarti dello stabilimento industriale è dell’associazione Biem-Bioedilizia Mediterranea ed è stata condivisa dal Comune di Lecce e dall’azienda che hanno firmato un protocollo d’intesa.

L’adeguamento della parte che per decenni è stata dedicata all’addestramento, necessita della rimozione di alcuni manufatti inadatti per l’uso civile, della messa in sicurezza e di costante manutenzione e, poiché l’ente comunale non dispone di molte risorse che deve intercettare attraverso bandi o economie di gara, la proposta di riutilizzare materiale di scarto può costituire un primo passo nella direzione della riqualificazione.

L’iniziativa, denominata “Ricrea” è stata presentata questa mattina: “Questo progetto di comunità – ha dichiarato il sindaco, Carlo Salvemini - ci permette di mettere insieme tanti tasselli importanti: avviare e rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato, ripensare gli spazi urbani, rigenerarli, rifletterci insieme e riutilizzare il materiale. L'obiettivo è quello di dare una nuova funzione a questo spazio, che rappresenta la più importante area a verde della città, che ha delle potenzialità enormi e che vorremmo rendere di servizio a tutta la cittadinanza lavorando con i cittadini stessi e con chi ha reso possibile questo progetto”.

“L'elemento centrale del progetto – ha spiegato il vice sindaco, Alessandro Delli Noci - è il riuso di materiale di scarto dell'azienda, in questo caso un legno di ottima qualità utilizzato da Cnh Industrial per gli imballaggi, che ci consente di progettare e realizzare elementi di arredo per bambini, anziani, per lo sport e il tempo libero”.

“Ho sin da subito apprezzato questo progetto – è il commento di Daniela Ropolo, Responsabile di Iniziative di Sviluppo Sostenibile di Cnh Industrial - perché, al di là dell'idea e della valenza, sposa perfettamente il nostro modo di interpretare la sostenibilità ambientale e sociale. Siamo orgogliosi del fatto che, come accade già in molte altre città del mondo in cui si trovano i nostri 66 stabilimenti, anche Lecce abbia risposto alla sfida della sostenibilità”.

“Siamo lieti di sostenere – ha fatto eco Paolo Piccoli, direttore di stabilimento Lecce di Cnh Industrial - lo stabilimento esce dal suo perimetro ed entra nella città. Nel nostro sito di Lecce lavorano diverse centinaia di persone e per noi creare qualcosa per la collettività, che vada al di là delle nostre attività produttive, è motivo di orgoglio”.

La riqualificazione del parco avverranno attraverso un processo partecipato, avviato nella giornata di oggi, che coinvolgerà i residenti del quartiere di tutte le età e i fruitori del parco stesso che potranno, attraverso la somministrazione di un questionario e delle postazioni fisse in cui ricevere informazioni sul progetto, segnalare le proprie idee e le proprie proposte per una migliore fruizione degli spazi.

Dopo questa prima fase di progettazione partecipata, si procederà con la pubblicazione di un bando per la riqualificazione dell'area, un vero e proprio concorso di idee aperto a progettisti, designer, paesaggisti, artisti e artigiani nazionali e internazionali che vogliano sviluppare soluzioni innovative a partire dal materiale di recupero messo a disposizione da Cnh Industrial.

Nella fase finale del progetto, le opere vincitrici del bando saranno realizzate durante workshop e laboratori aperti a tutti gli abitanti del quartiere e non solo, che saranno coinvolti nell'ideazione e autocostruzione di elementi di arredo e arricchimento del parco.  L'intero progetto, nelle sue diverse fasi, sarà seguito da un team di esperti e professionisti dell'associazione Biem, con esperienza nel campo dell'autocostruzione, di processi partecipati e progettazione sostenibile.conf stampa-5

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