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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Viale Guglielmo Marconi

Bagno e discarica a cielo aperto. La faccia triste del Castello di Carlo V

Passeggiare sotto le mura dell'imponente maniero porta anche a sgradevoli scoperte: stracci, bottiglie, rifiuti ammassati nell'angolo. Una situazione che i leccesi più attenti conoscono da tempo e alla quale non si riesce a porre definitivo rimedio

LECCE – Ci sono anche le calze belle in vista, nel caso a qualcuno servissero per la Befana. Oltre a stracci, bottiglie, scarpe, copertoni. Scampoli di degrado raccolti tutti nella rientranza del castello di Carlo V sul lato di viale Marconi. Lo stesso che viene usato come orinatoio, sebbene i bagni pubblici siano a portata di mano.

Non c’è pace per questo angolo del maniero leccese, vilipeso dallo scempio e dall’ignoranza almeno quanto trascurato da chi una soluzione è obbligato a cercarla. Non serve agitare lo spauracchio di Lecce capitale della Cultura nel 2019 per smuovere qualche coscienza: è una questione di decoro più che di immagine.

Non è la prima volta che questa testata torna a sottolineare la situazione nuovamente documentata in foto. Tanto che interventi di ripristino della decenza ci sono pure stati, ma l’inciviltà alla lunga prevale con la propria violenta ostinazione. E l’angolo opposto, risalendo viale Marconi, sembra avviato a medesima sorte con una “collezione” di bottiglie di birra riposte oltre l’inferriata in maniera che sembra metodica.

L’incuria e la sporcizia non giovano certo al mercato di Piazza Libertini, né ai venditori che allestiscono le loro bancarelle lungo il corridoio che passa davanti alla Fontana dell’Armonia. Nel tempo l’indice è stato puntato contro gli ambulanti oppure, con più frequenza, verso un gruppetto di etnia rom che suole radunarsi sotto un grande albero da primavera fino ad autunno inoltrato.

Incuria a degrado tra il maniero e il mercato

Cercare il “colpevole” intanto non ha portato a buoni risultati e, d’altra parte, la tutela dei luoghi deve essere prioritaria. Si sta parlando di un monumento tra i principali collocato in pieno centro: migliaia di persone ogni anno passano da lì seguendo il percorso pedonale e molte di loro portano via con sé, oltre ai bei ricordi, anche l’amarezza – che negli stranieri diventa piuttosto incomprensione – di uno scempio senza attenuanti. Una via d'uscita ci deve pur essere. 

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