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Vizio di forma: schede di valutazione annullate per 16 dipendenti comunali

Accolta la diffida dell'avvocato Luigi Quinto. Eccepita la mancanza di contraddittorio: sette i giudizi non sufficienti per gli obiettivi

LECCE - Il Comune di Lecce ha annullato per vizio di forma le schede di valutazione di 16 dipendenti operativi nell'ufficio Tributi nel 2018. I lavoratori in questione si erano rivolti all'avvocato Luigi Quinto che aveva inviato a Palazzo Carafa una diffida e annunciato, in caso di mancato accoglimento, la presentazione di un ricorso al giudice del lavoro.

Il dirigente che l'11 febbraio ha firmato quelle schede, Emanuele Carratta, aveva in realtà cessato le sue funzioni nell'ottobre precedente ma era stato chiamato in causa per adempiere alle procedure richieste. Su un organico complessivo di 37 unità, solo sette - di cui quattro oggi ancora attivi presso lo stesso ufficio - avevano raggiunto un risultato insufficiente nella partecipazione agli obiettivi, mentre per gli altri 30 il giudizio era stato positivo, con un minimo di 80 punti su 100.

Sia i "bocciati" che parte dei "promossi", lamentando un danno economico per le mancate premialità e una lesione di tipo anche professionale, hanno però ritenuto illegittimo il procedimento, rivolgendosi dunque all'avvocato Quinto che ha formalizzato la diffida indicando in cinque giorni il termine di adempimento. Il legale aveva rilevato la presenza di un vizio di illegittimità formale - la mancanza di contraddittorio secondo il regolamento comunale vigente - e, la contraddittorietà di quelle valutazioni con il raggiungimento, asserito dal dirigente, degli obiettivi di settore nella misura del 100 per cento.

Il segretario generale del Comune, esaminando la diffida di Quinto, ha ravvisato la sussistenza del vizio formale e ha dunque annullato le schede che ora dovranno essere rifatte. Il settore è ora affidato al dirigente Raffaele Parlangeli.

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