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Scontro tra sindaci sulla tangenziale: scoppia la polemica sul protocollo tradito

Dopo l'approvazione da parte del consiglio comunale di Collepasso del vecchio progetto, il primo cittadino di Parabita Cacciapaglia attacca il collega Menozzi, con cui aveva firmato un'intesa in Provincia: "Scelta devastante"

COLLEPASSO - Il consiglio comunale di Collepasso, nella seduta dell'11 febbraio scorso, ha approvato il percorso per la tangenziale all’abitato, confermando quanto già previsto unanimemente con la delibera 38 del 29 novembre 2011, considerato che il tracciato di quella proposta sia il più rispondente alle esigenze del territorio, alle aspettative della comunità e con minor impatto ambientale. Questo il giudizio contenuto in una nota del sindaco, Paolo Menozzi.

Ma proprio mentre il primo cittadino di Collepasso festeggia l'approvazione del progetto, il collega del Comune di Parabita, Alfredo Cacciapaglia, grida allo scandalo, parlando di violazione del protocollo firmato solo qualche giorno prima tra i due enti.

Con ordine. Paolo Menozzi evidenzia, nella propria nota, come la tangenziale rappresenti un’opera fortemente voluta dalla sua amministrazione, essendo "strategica" per il Salento sull’asse Otranto - Gallipoli, "fondamentale" per decongestionare l’eccessivo traffico pesante che oggi attraversa l’abitato di Collepasso, "importante collegamento" con la zona industriale di Collepasso e Casarano.

Il consiglio comunale di Collepasso, inoltre, ha chiesto alla Provincia di valutare l’effettivo impatto ambientale e paesaggistico dell’intera opera, il coinvolgimento in tutte le fasi e scelte progettuali, per una maggiore tutela ambientale e per rassicurare tutti i cittadini, compreso il “comitato”, che sono stati da stimolo per  una scelta oculata.

"Spiace constatare - evidenzia Menozzi -, che Azzurro Popolare, tramite i suoi rappresentanti locali, si augura la perdita del finanziamento dell’importante opera, mentre questa amministrazione è costantemente impegnata a collaborare con il presidente Gabellone e gli uffici della Provincia, per portare a compimento tale progetto. È auspicabile che in questo particolare momento, e alla luce della decisione quasi unanime del consiglio comunale, non si enfatizzino eventuali malcelati interessi personali".

Tutto bene quel che finisce bene? Macché. Perché è di queste ore la nota del sindaco di Parabita Cacciapaglia, che parla di decisione che infligge un duro colpo sia alla collaborazione istituzionale tra i due enti ma soprattutto all'economia del Salento. Secondo Cacciapaglia, infatti, si tratterebbe di una retromarcia che allunga tutta la fase di aggiudicazione dei lavori e della cantierizzazione dell'opera, fermo restando che i due enti, lo scorso 3 febbraio, in provincia, si era firmato un protocollo d'intesa con alcuni criteri comuni per la scelta migliore del tracciato.

"Il percorso alternativo - afferma - che oggi si vuole adottare rende impraticabile una soluzione che era stata preferita per rendere più agevole il traffico per chi percorre l'asse Otranto-Gallipoli a discapito di uno tortuoso, inspiegabilmente lungo, dannoso per il paesaggio e per l'economia locale qual è quello che intende realizzare il Comune di Collepasso".

Per Cacciapaglia, l'amministrazione di Collepasso dovrà assumersi la responsabilità di aver seppellito l'arteria Gallipoli-Otranto. Nell'attesa di un ripensamento da parte del collega Menozzi, il sindaco di Parabita annuncia che il suo governo non resterà a guardare in maniera passiva quello che, senza mezzi termini, definisce uno "scempio".

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