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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Se i rifiuti sono fertilizzanti per la politica di casa

Botta e rispota sull'emergenza rifiuti. Il centro destra continua a cavalcare il disagio nell'Ato Le2, mentre secondo il centro sinistra sarebbe il ministro Fitto il mandante politico della crisi

La politica dei rifiuti o i rifiuti della politica? Comqune la si pensi benvenuti nel rush finale della campagna elettorale che domenica prossima vedrà eleggere il nuovo presidente della Provincia di Lecce. Intanto, proprio queste ultime botte e risposte tra i due contendenti a Palazzo dei Celestini, servono a riportare alla luce il vecchio problema dei rifiuti, spesso utilizzato nelle battaglie elettorali, al di là degli schieramenti, per cercare di racimolare quanti più consensi possibile.

Allora, se da una parte il centro destra ha pensato di puntare il dito sulla costa ionica gallipolina e sui cassonetti stracolmi di spazzatura con i supporter-sindaci del bacino Ato2 del centro destra schierati intorno ad Antonio Gabellone, dall'altra Loredana Capone, con l'assessore provinciale all'Ambiente Scognamillo e il presidente uscente della Provincia di Lecce Pellegrino, rimanda al mittente le accuse di una emergenza rifiuti "inesistente". Anzi, come aveva detto nei giorni scorsi, ribadisce che "se il centro destra dovesse continuare con questa strumentalizzazione politica, allora sarò costretta a recarmi dal Prefetto di Lecce".

Ma Giovanni Pellegrino, questa mattina in conferenza stampa nel comitato della candidata di via Zanardelli, si spinge oltre: "La verità è che in tutta questa speculazione sui rifiuti, vi è un mandante politico, che è il ministro Fitto. E' lui - ha affermato il presidente della Provincia - che ha fatto pressioni sul sindaco di Gallipoli Venneri per sollevare il problema dei rifiuti guarda caso solo sul litorale della cittadina ionica, chissà come mai… Eppure, guardando cosa accade alla discarica di Poggiado, pare che qualcuno inizia a disobbedire al ministro".

Ecco, secondo l'assessore Scognamillo, qual è veramente la situazione rifiuti nel Salento: "Lo scorso febbraio fu disposto l'utilizzo dell'impianto di biostabilizzazione Sud Gas di Poggiardo per i bacino Ato Le2 mediante un ciclo che, la frazione secca, prevedeva la biostabilizzazione per tre giorni in tre biotunnel individuati nell'impianto di Cavallino della società Ambiente e sviluppo e il successivo trasferimento di produzione Cdr di Cavallino. Tale ciclo - ha aggiunto - avviato a marzo, si è dimostrato insufficiente e garantire livelli di umidità adeguati a consentire la successiva termovalorizzazione delle balle prodotte nell'impianto Cdr di Cavallino. Per ovviare a tale inconveniente il presidente della Provincia ha modificato il ciclo individuando altri tre biotunnel presso la Sud Gas di Poggiardoper la biostabilizzazione della frazione secca, portando così a sei giorni il trattamento".

La replica del candidato per il Pdl alla presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone: "I rifiuti non sono uno spot ma una cosa seria. Avevamo già parlato a Pellegrino e alla Capone della emergenza rifiuti ma non hanno voluto ascoltarci. Ora cosa dice Giovanni Pellegrino, che c'è un mandante? E' invece lui il responsabile di questa situazione che è insostenibile e che non riguarda solo Poggiardo, il comuni dell'Ato Lecce 2, Gallipoli, ci sono invece centri in cui da giorni non si riesce a raccogliere la spazzatura, camion in fila alla discarica di Poggiardo, lo sciopero indetto da tutte le sigle sindacali di categoria per il 26 giugno. Alla luce di tutto questo, di quale mandante di parla?".

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