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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Politica

Segnali di frana a Palazzo dei Celestini

Pellegrino stamattina in Consiglio ha sostenuto che a Lecce l'Unione avrebbe dovuto candidare un esponente moderato. E ha accusato la sinistra della coalizione. Ria ha attaccato l'assessore Caputo

Le polemiche nel Consiglio provinciale di stamattina hanno rubato la scena alla relazione annuale del difensore civico Giacunto Urso aggiornata al 30 aprile scorso. Il capo di Palazzo dei Celestini, Giovanni Pellegrino, ha analizzato la sconfitta del centrosinistra alle comunali leccesi, ha osservato la mancata tenuta dell'ala sinistra della coalizione.

Il senatore ha sostenuto che sarebbe convenuto all'Unione schierare un candidato sindaco di estrazione moderata. Considerazioni che hanno creato malumore nella maggioranza di Palazzo dei Celestini, fazione che ha scricchiolato anche per opera del capogruppo della Margherita, Lorenzo Ria. Il predecessore di Pellegrino ha chiesto le dimissioni dell'assessore al Bilancio, Carmine Caputo, alla luce della sconfitta del centrosinistra alle elezioni di Galatone.

Malumori che seguono quello di Flavio Fasano, consigliere diessino, irato per la decisione del prefetto di concedere venti giorni al sindaco gallipolino Vincenzo Barba per ricompattare la sua maggioranza, ma ancor più perchè trattasi dell' accoglimento del ricorso presentato dall'avvocato Gianluigi Pellgrino, figlio del presidente della Provincia.

Non solo dissidi in aula, però. Il dibattito s'è aperto con il saluto del presidente del Consiglio provinciale, Sergio Bidetti, al reporter Gabriele Torsello, presente in aula, e gli auguri ai consiglieri ed assessori provinciale che sono stati impegnati nella campagna elettorale per le amministrative 2007 (Paolo Perrone, che, eletto sindaco, si dimetterà da consigliere provinciale, Luigi Calò, Francesco Farì, Loredana Capone, Salvatore Capone, Cosimo Durante, Donato De Mitri, Mario Pendinelli e Roberto Martella) ai quali si è unito anche Giovanni Pellegrino, auspicando un rapporto nuovo tra Comune capoluogo e Provincia di Lecce.

Prima di affrontare la discussione sulla Relazione annuale del difensore civico, il consigliere Francesco Farì ha chiesto il rinvio della seduta per consentire a tutti di approfondire l'argomento per poi affrontare con maggiore serenità le questioni poste dall'onorevole Giacinto Urso. Il presidente Pellegrino, che si è dichiarato favorevole al rinvio, ha commentato: "Non mi sento pronto ad affrontare una discussione seria sulla relazione del difensore civico che, pur esprimendo un giudizio complessivamente positivo sull'attività dell'ente segnala alcuni punti di criticità che dobbiamo approfondire per poterli affrontare compiutamente nella seconda metà del mandato. Primo, fra questi, l'emergenza rifiuti".

"In passato - ha aggiunto Pellegrino a tale proposito - avevo previsto che la vera emergenza rifiuti si sarebbe manifestata nel periodo di passaggio tra la chiusura e l'esaurimento dei vecchi impianti e l'avvio a regime delle nuove strutture di smaltimento. Ciò puntualmente è accaduto. Sull'emergenza rifiuti, purtroppo, si sono sviluppati dei fenomeni di campanilismo ed attriti tra i comuni e la stessa Provincia assai dannosi. Il problema va affrontato nella sua globalità, in maniera organica, collegiale, rifuggendo da ogni tipo di interesse politico, partitico o municipalistico. La discussione deve svolgersi in tutte le sedi politiche ed istituzionali, lo faremo anche in Consiglio provinciale. La situazione è grave, si pensi soprattutto ai danni concreti che subirebbe il turismo se i rifiuti restassero nelle strade".

"La Provincia di Lecce - ha concluso - non alcuna colpa di questa situazione, non lascerò che il cerino bruci nella nostre mani. L'Amministrazione Provinciale aveva pensato ad una soluzione diversa da quella proposta dalla Regione, pertanto, non mi assumo alcuna responsabilità. Dobbiamo prendere delle decisioni il più possibile collegiali. Il problema interessa innanzitutto la maggioranza, ma mi auguro un coinvolgimento di tutto il Consiglio". Il rinvio è stato deciso con 19 voti favorevoli e 6 contrari.

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