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Premio a Tosi contestato dal Pd: “Dal Comune di Guagnano una scelta che è solo politica”

Era stata la minoranza di centrosinistra del comune del Nord Salento a criticare per prima l'attribuzione del riconoscimento "Terre del Negroamaro" al sindaco di Verona, esponente della Lega. La segreteria provinciale oggi rilancia

LECCE – Altre che se non si tratta di una questione politica. Per il Partito democratico lo è innanzitutto la scelta dell’amministrazione comunale di Guagnano di conferire il premio "Terre del Negroamaro" al sindaco di Verona, Flavio Tosi.

Il responsabile per enti locali della segreteria provinciale del Pd, Mauro Maggio, non ha dubbie e rinnova l’appoggio alla minoranza consiliare di centrosinistra che per prima è salita sulle barricate, seguita poi dalle rinunce di Paolo Turci e Nabil Salameh, artisti invitati alla sesta edizione della manifestazione: “Il sindaco del Comune di Guagnano (Fernando Leone, ndr) è un politico di lungo corso, che per almeno tre decenni ha militato nelle file dei partiti del centrodestra ed il sindaco di Verona è una figura politica nota di un partito manifestamente xenofobo e razzista, che cerca di rifarsi un’immagine al di fuori dei classici confini padani”. 

Secondo l’esponente della segreteria del Pd non regge nemmeno la motivazione “tecnica” alla base del conferimento del premio al primo cittadino di Verona, solo perché avrebbe dimostrato senso di ospitalità nei confronti delle sette cantine di Guagnano che hanno partecipato all’ultima edizione del Vinitaly: 
"La segreteria provinciale del Partito di Democratico ha manifestato il suo sostegno al PD di Guagnano quando la triste vicenda del premio Terre del Negroamaro sembrava essere solo una questione locale. Lo manifesta a maggior ragione oggi, alla luce di un avvenimento che, giorno dopo giorno, assume  dimensioni nazionali".

“E’ superfluo sottolineare – prosegue Maggio - come il Vinitaly esista dal lontano 1967 e che in questi quarantasette anni siano state decine le cantine salentine a partecipare con successo alla manifestazione. Così come è superfluo ribadire che la presenza nei padiglioni della fiera, comporta un esborso economico non indifferente per ogni metro quadrato richiesto. E che il costo per ogni espositore deriva in base al posizionamento logistico della postazione desiderata. Le cantine salentine che, oggi come ieri, sono presenti a Verona, lo sono, pertanto, non per la benevolenza  di qualcuno, ma per interesse e convenienza dell’Ente Autonomo per le Fiere di Verona”. 

Per il Pd, insomma, ben altra è la natura del premio: “Nasce nel segno di un’idea di emancipazione territoriale, di storia e di cultura e per premiare personalità che si distinguono nell’opera di valorizzazione del nostro territorio. Tra queste missioni crediamo rientri anche quella di aprire strade e lanciare ponti verso altri mondi in un reciproco scambio culturale e solidale. Esattamente quello che, anche in questa edizione, aveva cercato di fare il Gal “Terra d’Arneo” che, con il presidente Cosimo Durante aveva istituito il premio speciale “Terra d’Arneo per la Pace” da assegnare a  Nabil Salameh e Roni Ben Efrat”. 

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