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Marcia dei sindaci No-Tap. In decine a Bari per incontrare il premier Renzi

Sono partiti nella tarda mattinata, alla volta dello "Spazio 7" della Fiera del Levante, per chiedere che il dissenso di un'intera comunità, schierata contro la realizzazione del gasdotto, venga ascoltato. Equipaggiati di tricolore e manifesti, vogliono incontrare il premier. Quest'ultimo potrebbe già aver firmato

LECCE - L’autobus che li traghetterà in direzione Bari si chiama “Gloria” . Le buone premesse, insomma, ci sono tutte. Con lo stesso ottimismo è montato a bordo del pullman Marco Potì, primo cittadino di Melendugno e sindaco anti-Tap. Assieme ad altri portavoce delle amministrazioni comunali salentine, si è presentato questa mattina nell’area dell’ex Foro Boario, per raggiungere la Fiera del Levante, nel capoluogo pugliese, dove è atteso anche il premier, Matteo Renzi.

Sarebbero dovuti partire in 40, circa. Alcuni hanno raggiunto la città adriatica con le proprie auto, ma un gruppo di 15 sindaci (o delegati) è salito a bordo del mezzo, assieme a Potì. Tra gli altri, anche i rappresentanti di Palmariggi, Cavallino, Lizzanello, Cursi e Martano. E, ancora, Tricase, Vernole, Casarano, Carpignano Salentino, Bagnolo del Salento, Caprarica di Lecce, Castrì di Lecce e Ortelle. E di Castrigano del Capo. E di Tiggiano. Gli altri sono già lì, ad attenderli.

Hanno posato con il tricolore, ma non è escluso che, una volta raggiunto lo “Spazio 7” della Fiera del Levante, rimuoveranno quella stessa fascia in segno di protesta. Mentre la Tap affronta lo sprint finale  in vista della firma del decreto di Via da parte del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, i primi cittadini vogliono affrontare Renzi in un vis-a-vis. Sebbene lo stesso premier, questo il timore, possa presentarsi con un decreto in tasca, già sottoscritto.

Una corsa contro il tempo più che una marcia nella quale, come ha dichirato Marco Potì: “Chiediamo a Matteo Renzi di ascoltare il dissenso di una comunità. Le istituzioni democratiche hanno il diritto e dovere di udire la nostra opinione”. Parole indirizzate alla Regione Puglia, all’ente provinciale, ai ministeri. Ha ribadito, forte e chiaro, il suo “No, al colpo di mano”. E intende ribadirlo anche all’ex sindaco di Firenze.

E se non bastasse la crociata dal Tacco, striscioni e locandine che caricati sul pullman alla volta di Bari, lanceranno un messaggio inequivocabile: “No Tap. San Foca perla del Salento”. O, ancora, “No Tap. San Foca bandiera blu”. Le amministrazioni comunali hanno sottoscritto 45 delibere di dissenso e scosso la testa davanti al gasdotto di Trans Adriatic Pipeline, sostenute dall’ente regionale. Quest’ultimo ha tradotto il proprio parere negativo tramite un “no” giunto dalla Commissione di Via.

La sorpresa, invece, è giunta dai funzionari del ministero dell’Ambiente che, oltre a esprimere l’ok sulla Valutazione di impatto ambientale, hanno allegato decine di prescrizioni, 58 in tutto. Tra queste, alcune sarebbero relative alla realizzazione dell’infrastruttura, altre le fasi esecutive dell’opera e le restanti suddivise in tutela delle specie faunistiche e salute pubblica. I portavoce degli enti locali, assieme ai coordinatori dei comitati e di alcuni esponenti parlamentari,  hanno richiesto l’accesso agli atti formulati dal ministero.

Qui l'esito dell'incontro. 

I sindaci prima della partenza per Bari e all'arrivo

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