rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Vernole

Recupero e valorizzazione dell'oasi "Le Cesine". Sopralluogo per i primi interventi

Il consigliere regionale del M5S, Cristian Casili, il sindaco di Vernole e un funzionario regionale si sono recati nella zona paludosa per valutare le prime iniziative concrete: dalla pulizia del litorale al ripristino dei due sentieri di accesso. Il modello cui si guarda è Torre Guaceto

VERNOLE – Si parte dalla pulizia del litorale, ma l’obiettivo è quello di creare posti di lavoro in uno dei siti naturalistici più belli di Puglia. Questa mattina il consigliere regionale Cristian Casili, eletto nelle fila del Movimento Cinque Stelle e vice presidente della commissione regionale Ambiente, ha effettuato un sopralluogo nell’oasi affidata al Wwf insieme al sindaco di Vernole, Luca De Carlo e ad un funzionario della Regione Puglia per valutare le iniziative da intraprendere già nel breve periodo.

La visita odierna segue l’incontro che si è tenuto il primo settembre con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessore all’Ambiente, Domenico Santorsola. In quella sede è stato già deciso di avviare l’iter per la trasformazione del sito che ora è di interesse comunitario in una vera e propria riserva marina, sull’esempio di Torre Guaceto.

Subito dopo la sua elezioni, l’esponente politico a cinque stelle ha “adottato” il tema dalla salvaguardia e della riqualificazione dell’area: “Stiamo già lavorando seriamente e in perfetta sinergia ad un interessante progetto che trasformerà quest’area in uno dei fiori all’occhiello della Puglia e del Salento. Idee e volontà di realizzarle non mancano. Partiremo naturalmente dalla necessaria pulizia straordinaria del litorale e da una costante gestione dei rifiuti spiaggiati”.

Ma c’è anche il massimo accordo – informa Casili – “sulla necessità di recuperare i due sentieri di accesso alla costa (“Ponte di Carlo” e “Strada del pesce”) per cui abbiamo pensato di realizzare due ponticelli in legno che oltre a consentire finalmente gli accessi ciclabili e pedonali, contribuiranno a creare un meraviglioso colpo d’occhio. L'accesso alla zona sarà inoltre garantito mediante apposite navette, naturalmente elettriche, gestite dall’ente. È da prendere in seria considerazione uno studio per l'erosione del cordone dunale che oggi divide il delicato ecosistema dei pantani dal mare e stiamo già valutando anche l'istituzione di un parco marino”.

Il consigliere regionale allunga lo sguardo fino alla questione occupazione, individuando nella valorizzazione del sito la possibilità di impiego di giovani, magari associate in cooperative: “I quasi 1000 ettari delle Cesine hanno la potenzialità di essere la più importante zona umida del Salento, un immenso patrimonio naturalistico di cui potrà beneficiare l'intero territorio salentino e dove cooperative di giovani possono trovare un lavoro e creare microeconomie. Comune, Regione e ente gestore, che oggi hanno competenze diverse sull'intera area, attraverso soluzioni condivise, hanno l'opportunità storica di agire organicamente e valorizzare le Cesine. Solo attraverso una fruizione controllata – conclude - come avviene già per Torre Guaceto, questa importante area avrà il valore che merita”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Recupero e valorizzazione dell'oasi "Le Cesine". Sopralluogo per i primi interventi

LeccePrima è in caricamento