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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Sospetti sul condizionamento criminale del voto: riunione del Pd, si va dal prefetto

Incontro tra il gruppo consiliare e il segretario provinciale dopo la diffusione di alcune intercettazioni dell'inchiesta Eclissi, relative alle amministrative del 2012. Chiesto al sindaco, Paolo Perrone, un atteggiamento di maggiore responsabilità istituzionale

LECCE – Il sindaco non sottovaluti la questione legalità e sia più responsabile. Rivolto questo ammonimento al primi cittadino, il Partito Democratico andrà dal prefetto.

Come noto, sono state pubblicate alcune intercettazioni relative all’inchiesta Eclissi che hanno rivelato rapporti tra esponenti politici e appartenente a gruppi criminali attivi in città. In particolare sarebbe emerse indebite infiltrazioni relative all’ultima campagna per le elezioni amministrative,  ma anche per le primarie che le precedettero. Sulla vicenda non risultano al momento contestazioni specifiche, ma il Pd insiste sul fatto che l’opportunità politica sia una cosa diversa rispetto all’eventuale iter giudiziario.

Così questa mattina si è tenuta una riunione tra il gruppo consiliare e il segretario provinciale Salvatore Piconese che ha prodotto una serie di richieste: intanto quella alla magistratura di “verificare attentamente il rapporto tra la politica locale e la criminalità leccese affinché siano chiare all’intera città eventuali ‘influenze’ di alcuni clan malavitosi sulle istituzioni e sulla vita democratica della città”. In secondo luogo si sollecita Paolo Perrone a dimostrare “un maggior senso di responsabilità in difesa delle istituzioni democratiche”.

Il riferimento concreto è a recenti dichiarazioni con le quali il sindaco ha respinto al mittente i sospetti di condizionamento, sottolineando il fatto che il personaggio protagonista delle intercettazioni era stato candidato con il centrosinistra nel 2002.

Già ieri il segretario cittadino del Pd, Fabrizio Marra, aveva replicato alla sortita di Perrone: “Non serve alla nostra città e neanche all'immagine dello stesso primo cittadino, tentare di gettare ombre sul centrosinistra, parlando delle elezioni comunali leccesi di ben tredici anni fa (2002), sulle quali ha già puntualmente risposto il senatore Maritati. Ciò che merita un chiarimento tutto politico sono invece le vicende legate alle scorse elezioni amministrative (2012) sul cui scenario emerso in queste ultime settimane il sindaco non può far finta di nulla.  Perrone ha un dovere nei confronti della città di Lecce e della sua onorabilità, perché non è il sindaco del centrodestra o di una parte di esso, ma di un intera comunità e le ombre sull'amministrazione della città capoluogo sono ormai tante”. 

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