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Politica Cavallino

Stabile: “Su biomasse, Regione unica titolare dell’autorizzazione”

Il consigliere provinciale del Pdl torna sulla questione biomasse e rilancia, evidenziando il ruolo dell'ente regionale nel procedimento autorizzativo. E alla Capone: "Dimostri la sua contrarietà col voto domani"

CAVALLINO - Lo scontro continua sul tema delle biomasse, dove la politica salentina sembra tutt’altro che adeguata allo spirito collaborativo nazionale: i due protagonisti della querelle dell’ultima settimana, ossia Loredana Capone e Renato Stabile, sembrano destinati ancora a beccarsi a distanza sull’argomento, in quanto domani si registrerà un nuovo capitolo, con la discussione in viale Capruzzi di un ordine del giorno ad hoc, presentato dal consigliere salentino dei socialisti, Donato Pellegrino.

A rilanciare, oggi, è nuovamente l’esponente del Pdl a Viale Capruzzi, che chiede alla vicepresidente regionale di “gettare la maschera”, dimostrando chiaramente il suo “no” alle biomasse a Cavallino, sostenendo nel consiglio pugliese e presso la sua maggioranza di centrosinistra la contrarietà alla centrale, favorendo l’approvazione dell’ordine del giorno di domani.

“Un indirizzo chiaro e netto di contrarietà – spiega Stabile - anche della regione alla costruzione e all’attivazione della centrale. In questa fase è solo la regione Puglia, infatti, che può fermare l’arrivo delle biomasse a Cavallino, con un proprio provvedimento netto. La provincia di Lecce, in questi mesi, ha preparato il terreno per un no alla centrale, esprimendosi per la parte politica e anche per quella tecnica, con numerosi pronunciamenti contrari alla realizzazione dell’impianto da parte della commissione provinciale ambiente e da parte stessa del dirigente, che ha negato la Via, inizialmente concessa, è bene dirlo, durante l’amministrazione Pellegrino”.

La protesta contro le biomasse-2-2Il consiglio regionale, secondo Stabile, deve fare come quello provinciale, che ha già espresso la contrarietà del massimo organo dell´ente, il 22 ottobre 2010, in un apposito punto all’ordine del giorno proposto dallo stesso consigliere: “Parere contrario – precisa -, dell’ufficio ambiente, è stato rilasciato nel settembre 2010 e ribadito nel novembre successivo, a soli 2 mesi di distanza, sempre in linea con le scelte unanimi di contrarietà espresse dal consiglio provinciale”. 

“Tutto questo – prosegue Stabile - mi sembra esprimere una volontà inequivocabile: c´è una contrarietà, quella della provincia, molto netta: no all’insediamento di un impianto a biomasse da 37 mw a filiera lunga, che non utilizzerebbe combustibili rinvenienti dal nostro territorio”. Un “no”, secondo Stabile, rafforzato dal luogo in cui l’impianto vorrebbe sorgere, in un territorio già gravemente compromesso a livello ambientale: “Oggi, lo ripeto – afferma in conclusione -, la Regione Puglia è l’unica titolare del provvedimento autorizzativo definitivo: Loredana Capone scenda in campo al nostro fianco e sostenga questo ordine del giorno che metterà una pietra tombale su questa scellerata ipotesi”.

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