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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Stati generali su ambiente e salute: la risposta dei Comuni "radicali" ai tavoli romani

Iniziativa di cinque amministrazioni per il 17 novembre a Lecce. Intanto Tap incassa dalla magistratura un altro pronunciamento a suo favore

LECCE – La riposta dei Comuni cosiddetti intransigenti al tentativo di dialogo con governo, Tap e Snam aperto da nove amministrazioni e poi condiviso da altre, è la convocazione degli Stati generali dell’ambiente e della salute. L’appuntamento è fissato a Lecce il 17 novembre, presso le Officine Cantelmo, alle 18.30.

L’appello, già circolante sui social, è firmato dai primi cittadini di Melendugno, Castri di Lecce, Martano, Vernole e Zollino e suona anche come una offerta di riconciliazione: “Sentiamo forte il dovere, da cittadini prima e da amministratori locali poi, di rinsaldare quel vincolo di sana solidarietà che ci deve appartenere per riuscire a far prevalere gli interessi dei cittadini, gli unici interessi per cui vale la pena battersi”.

Si tratta di una mossa per rompere l’isolamento nel quale i No Tap temono di essere confinati da una manovra sostanzialmente orchestrata dal governo che è fortemente intenzionato a portare avanti la realizzazione del gasdotto Tap, con approdo a San Foca, e di quello Snam per la congiunzione con la rete di distribuzione nazionale. Rispetto a quest’ultimo tutti i Comuni interessati hanno espresso parere negativo di compatibilità paesaggistica: una posizione politicamente significativa ma che non è vincolante per la conferenza dei servizi che si esprimerà sul via libera.

Tar Lazio accoglie sospensiva di Tap

Tap incassa il tredicesimo pronunciamento favorevole su altrettante occasioni in cui la magistratura è stata investita. Dal Tar Lazio, infatti, è arrivato oggi l’accoglimento della sospensiva del provvedimento con il quale il Comune di Melendugno aveva inibito la prosecuzione di alcuni lavori presso Masseria del Capitano.

In particolare si tratta del montaggio di una struttura di supporto per una rete anti insetto da sistemare a protezione degli ultimi 42 ulivi espiantanti nell’area di cantiere di San Basilio e trasferiti infine nella zona immediatamente limitrofa al centro abitato di Melendugno, dove Tap ha fatto mettere a dimora le piante. Alla luce dell’ordinanza della Terza Sezione del Tar capitolino, i lavori possono dunque riprendere.

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