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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Stati Uniti d'Europa, il sogno possibile della presidente Boldrini

Boldrini è intervenuta in ateneo nel corso di un progetto sul tema: "Il grande progetto politico si è arenato ma deve ripartire con la collaborazione dei cittadini"

LECCE – Dall’Europa panacea di tutti i mali all’Europa come nemico numero uno degli Stati sovrani: è passata parecchia acqua sotto i ponti dal progetto originario di una Federazione in grado di assicurare pace e stabilità politica alle Nazioni consumate dalla seconda guerra mondiale. Una congiuntura economica particolarmente drammatica e le rigide politiche di austerity - che comprendono il Mes, troika  e Fondo salva Stati – hanno creato uno scollamento tra il livello ideale dell’Europa dei Popoli e il piano della crisi economica scaricata sulle spalle delle fasce più deboli. Una frattura da cui hanno attinto a piene mani i movimenti anti-europeisti ed anti-sistema. Una frattura, sì, ma non insanabile.

Anzi, a detta della presidente della Camera Laura Boldrini – intervenuta in una giornata di lavori dedicata al tema, promossa dall'ateneo salentino – è proprio questo il momento di riprendere in mano il progetto originario dell’Europa “libera e unita”, così come la definivano i giovani partigiani autori del “Manifesto di Ventotene” nel 1941. Contro un’Europa dei diritti, il cui baricentro si deve spostare sui temi della giustizia sociale e della solidarietà, a detta della Boldrini remano i movimenti populisti e nazionalisti che traggono linfa vitale dal disagio diffuso. “Quel grande progetto politico, il più grande dal secondo dopoguerra, si è arenato a causa di vari fattori. Il primo tra tutti è il processo di globalizzazione che non è stato governato nella direzione di una equa ridistribuzione delle ricchezze ma, al contrario, ha aggravato la povertà – ha spiegato -. La diseguaglianza non è solo un problema etico ma politico e deve diventare il tema centrale degli Stati Uniti d’Europa”.

Questo sogno concepito su scenari di guerra, in altre parole, non è mai morto. Anzi, il presidente Boldrini ne rivendica l’attualità: “Serve un’Europa unita e forte, con un suo esercito e una sua giurisprudenza, per fronteggiare la minaccia del terrorismo e l’emergenza dei migranti. Abbiamo chiesto ad ogni Paese  membro di farsi carico dei richiedenti asilo fissando delle quote: avremmo risolto il problema ma è prevalso l’egoismo ed il senso di irresponsabilità”.

“L’Europa è ancora debole e, senza la partecipazione attiva dei cittadini, rimane un organismo politico facilmente attaccabile. La Federazione cui aspiriamo deve essere un corpo unico fondato sulla condivisione della sovranità nazionale, sulla condivisione dei valori e non del solo mercato, capace di costruire un reddito di dignità europeo. Vi sono già 15 firme sul documento che sostiene l’Europa federale ma il progetto sarà compiuto solo quando i popoli, tutti, ne avranno compreso il valore”, ha concluso la presidente.

lecce emiliano 4-2La presidente è intervenuta nel corso della giornata conclusiva del progetto “Oltre le nuvole. A scuola di Europa e legalità”, percorso formativo per gli studenti delle scuole superiori promosso dal circolo di Lecce dell’associazione “Libertà e Giustizia”, dall’Università del Salento, dall’associazione nazionale magistrati (Lecce) e dall’Afisp (associazione per la formazione e l’intervento psico-sociale).

Il progetto ha promosso una riflessione sulla storia delle istituzioni europee e a un’analisi delle condizioni di crisi in cui si dibatte l’Unione, con l’obiettivo di “formare cittadini responsabili, aperti alle altre culture, capaci di gestire vecchie e nuove conflittualità”. “Il nostro obiettivo era quello di trasmettere alla nuove generazioni la cultura europea – ha aggiunto il rettore Vincenzo Zara -. La cultura, in senso lato, ingloba anche il concetto di legalità e libertà perché alimenta il senso critico, la capacità di pensiero e l’autonomia intellettuale”.

Ai lavori hanno preso parte anche il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ed il senatore Alberto Maritati, promotore e coordinatore del progetto, e la direttrice generale dell’ufficio scolastico regionale Anna Cammalleri.

Sono stati coinvolti gli studenti dei Licei Scientifico “Banzi”, Classico “Palmieri”, Classico “Virgilio”, Statale “Pietro Siciliani” e  Scientifico “De Giorgi” di Lecce, gli Istituti Tecnico Statale “Grazia Deledda” e Tecnico Agrario “Columella” di Lecce, il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie, l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Galilei Costa” di Lecce e l’Istituto di Istruzione Superiore “Vittorio Bachelet” di Copertino.

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