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Strade impossibili per ciclisti, pedoni, disabili: proposta mappatura

In commissione Traffico il presidente Mola ha sottolineato l'inadempienza diffusa rispetto ai parametri stabiliti da norme italiane ed europee

LECCE - Marciapiedi impossibili da percorrere per i diversamente abili, strade troppo strette per consentire il passaggio di una bici e di un'auto insieme. Lecce è ben lontana, nella maggior parte delle sue vie, dai parametri di legge, italiani ed europei, e questa noncuranza diventa anche un problema per l'evoluzione della mobilità cittadina verso un livello accettabile di sostenibilità, oltre che una questione di formale rispetto delle norme.

Lo ha detto a chiare lettere il presidente della commissione consiliare Traffico, Ernesto Mola, introducendo la seduta alla quale ha partecipato Ugo Guacci, direttore di Sgm, l'azienda partecipata al 51 per cento dal Comune che gestisce parcheggio e trasporto pubblico. Mola ha precisato che senza una ricognizione puntuale, strada per strada, diventa problematico immaginare il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che l'amministrazione intende varare in tempi brevi.

Strategica, come sempre, la questione dei parcheggi; è evidente, infatti, che fino a questo momento il settore è stato gestito mettendo al centro le esigenze dell'automobilista e che di conseguenza ne ha giovato l'utile per la partecipata: nel 2016 i ricavi dai parcometri sono stati di 4milioni e 262mila euro, mentre quelli da abbonamenti, formula Easypark e grattini di circa 900mila euro. Secondo Mola l'apertura di nuove aree di sosta - il riferimento per esempio è stato all'Ex Enel, anche se la trattativa in corso non è stata ancora definita - non deve significare un aumento dell'offerta di posti auto nel perimetro urbano, ma agevolare la trasformazione della filosofia della mobilità: insomma, strade più sicure per pedoni, ciclisti e disabili. Tema questo strettamente legato oltre che alle (pessime) abitudini dei leccesi, anche alla qualità del trasporto pubblico: su questo aspetto il sindaco Salvemini, che ha tenuto per sè la delega al Traffico, ha annunciato una revisione dei percorsi e delle linee, convinto di poter garantire a parità di budget un servizio comunque migliore ai cittadini.

Nella seduta si è fatto accenno anche al numero dei permessi gratuiti per i residenti nelle zone con tariffazione (prima auto) e a quello dei pass agevolati (seconda vettura): i primi sono 2081, i secondi 628.

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