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SUL "TESORETTO" ARRIVA LA REPLICA DI DE MATTEIS

Tirato in ballo nella polemica, nata in seguito alla scoperta del "tesoretto" di Palazzo Bardoscia, l'ex assessore spiega la sua versione e passa al contrattacco. Critiche a Sansò e Galatinaltra

Non si arresta a Galatina la polemica piovuta sul "tesoretto" di Palazzo Bardoscia, sede dell'assessorato all'urbanistica: dopo che nei giorni scorsi, l'assessore Sansò aveva portato alla ribalta dei media la questione dell'ammanco di denaro e che le accuse erano piovute sull'assessore della giunta precedente, De Matteis (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=11373), oggi è lo stesso capogruppo forzista, tirato in ballo, a replicare e a raccontare la propria versione dei fatti.

E De Matteis non le manda a dire: accusa i propri detrattori di "ergersi a maestri di etica morale e politica, impartendo agli altri lezioni di educazione civica, di onestà intellettuale e di rettitudine nell'operare": "Talvolta accade però che gli stessi soggetti - spiega il capogruppo comunale azzurro - non essendo competenti della materia che affrontano, finiscono col parlare miseramente e solo perché hanno la bocca: tra questi possiamo annoverare l'assessore Giuseppe Sansò e i suoi attuali compagni di cordata". De Matteis sottolinea come il titolare della delega all'urbanistica dimostri, a suo giudizio, "incompetenza e ignoranza in questa materia" e che, "per avere un misero momento di gloria e rimbalzare sulle pagine dei giornali, così tutti ci accorgiamo che c'è, ha tirato fuori la storia di un fantomatico tesoretto, e ciò in spregio alla professionalità, correttezza ed onestà dei dipendenti e dei funzionari pubblici di quel settore". De Matteis parla di "propaganda di bassa lega", fatta sfruttando la carica pubblica "per dire solo falsità su falsità" e lanciare "accuse infondate".

De Matteis puntualizza: "In primo luogo, la somma totale a cui ammontano gli oneri che dovrebbero entrare nelle casse comunali, a conti fatti, sarà di circa 400.000,00 euro e non di un milione, come sono andati strombazzando, non un "tesoretto" tenuto nascosto: nella somma suddetta sono compresi tutti i versamenti e i bollettini già regolarmente pagati presso la tesoreria comunale, ma che non risultano nei fascicoli presso l'urbanistica, poiché essi hanno una valenza prevalentemente tecnica". "La suddetta somma - continua - è in buona parte garantita da numerosissime polizze fideiussorie (bancarie e assicurative) sottoscritte dai titolari di concessione edilizia prima di ottenere la rateizzazione; altre somme non saranno mai incassate perché i lavori non sono mai stati iniziati; va precisato inoltre che gli uffici nel 2001 hanno già effettuato una tornata di verifica delle pratiche in questione, a partire da quelle più vecchie. Nessun allarme quindi che possano cadere in prescrizione dei termini".

De Matteis evidenzia come l'ufficio urbanistica, seppure in carenza di organico, abbia dato il massimo per portare all'approvazione finale del Pug e, nel periodo precedente alla nomina di Sansò, con il suo dirigente e la collaborazione di tutto l'organico, abbia redatto il progetto del Pirp, garantendo la gestione delle pratiche edilizie. L'ex assessore attribuisce al suo successore "una strana dimenticanza": "Già nel marzo 2008 - spiega -, l'ufficio urbanistica aveva chiesto l'autorizzazione allo straordinario per assolvere al compito di verifica delle somme relative agli oneri di urbanizzazione. Egli già allora conosceva la situazione: come mai solo dopo molti mesi si strappa le vesti e grida allo scandalo?". E ancora: "C'è una singolare coincidenza: e mi riferisco alle note vicende legate ad una pratica di sanatoria di un abuso edilizio a lui molto vicina".

De Matteis non risparmia nemmeno i due referenti di Galatinaltra, che avevano appoggiato l'operato di Sansò: di loro dice che sono "sempre pronti a raccontare storie di fantasmi e denigrare tutto e tutti, perfino la loro stessa compagine e il loro stesso sindaco" e chiede "vorrei sapere di quali fantomatiche mie direttive agli uffici perché tenessero nascosti i dati e i registri sono a conoscenza? Dove sono i documenti dell'allora assessore De Matteis che attestano e provano le loro accuse?"

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