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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Surbo

Polemiche a quattro zampe. Guido scrive alla Coop: "Lasciate passare i cani"

L'assessore leccese ha chiesto anche l'intervento del primo cittadino di Surbo. Le nuove direttive europee stabiliscono che i cani possano entrare nei locali commerciali, con guinzaglio e museruola. L'unico divieto è riferibile ai luoghi in cui si preparano, manipolano o si conservano alimenti

LECCE – Nessuno blocchi gli amici a quattro zampe. Anche loro possono entrare alla Coop. N’è così certo, l’assessore leccese alle Politiche ambientali e al randagismo, Andrea Guido, da aver preso carta e penna e scritto sia alla direzione del centro commerciale “Mongolfiera”, sia al sindaco di Surbo (territorio su cui ricade il plesso), Fabio Vincenti. E per motivare che i cani possano entrare, l’assessore cita il “Manuale di corretta prassi operativa per ristorazione, gastronomia e pasticceria”.

Diverse sono le segnalazioni giunte anche agli uffici comunali di Lecce di cittadini perplessi per divieto posto dalla Coop di Surbo. Perciò ora Guido intende chiarire e in qualche modo risolvere l’equivoco, pur se questo comporta una sorta di “ingerenza” negli affari di un Municipio limitrofo. Ad ogni modo, stando all’assessore leccese, il divieto si può riferire solo e soltanto ai reparti alimentari e non alla galleria.

Il fatto ha suscitato una vera e propria polemica, sollevata alcuni giorni addietro da una coppia di coniugi leccesi che, dopo quattro anni di frequentazione in compagnia del proprio cane, si è vista negare l’accesso alla struttura. Guido chiede quindi al sindaco di Surbo di intervenire a sostegno di una tesi che oggi è legge: nessun commerciante può più vietare l'ingresso ai cani accompagnati dai loro padroni e provvisti di guinzaglio e museruola. 

Lo scorso ottobre in occasione dell’ultima giornata di Host, la Fiera internazionale dell’ospitalità alberghiera, è stato presentato dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) il “Manuale di corretta prassi operativa per ristorazione, gastronomia e pasticceria” che contiene anche nuove disposizioni legate all’accesso dei cani all’interno di bar, locali e ristoranti. 

I cani, accompagnati dai loro padroni e provvisti di guinzaglio e museruola, hanno libero accesso nei pubblici esercizi in genere, in linea con le disposizioni europee in materia. Non sussistono, dunque, motivi igienici per impedirne l’accesso, con la sola eccezione, ovviamente, dei locali in cui si cucina o si preparano alimenti e bevande. 

Il manuale è stato redatto con il ministero della Salute e le direttive hanno il potere di superare gli eventuali divieti stabiliti da regolamenti e ordinanze. E per questo dovrebbero anche essere rimossi i cartelli “Qui io non posso entrare”.

“La legislazione italiana e quella comunitaria – ha commentato Guido - vietano l’ingresso agli animali domestici esclusivamente nei luoghi dei supermercati in cui si preparano, manipolano o si conservano alimenti lasciando facoltà al titolare/gestore di consentirne o meno l’accesso in tutte le altre aree di esposizione di alimenti protetti, comprese quelle destinate alla cessione di prodotti preincartati”. 

“Considerato che la galleria commerciale della Coop, oltre al supermercato alimentare, ospita esercizi commerciali di vario genere trovo che l’iniziativa di vietarvi l’accesso degli animali domestici sia in questo preciso momento storico anacronistica e offensiva ed è per questo motivo che questa mattina ho deciso di scrivere personalmente alla direzione del centro commerciale e al sindaco di Surbo per denunciare quanto sta accadendo e per chiedere il suo intervento”.

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