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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Casarano

Trasparenza, partecipazione e cultura: il programma di Giuranno per Casarano

Enrico Giuranno, 32 anni, candidato a sindaco con i 5 stelle: "Da anni ci spendiamo sul territorio, solleciteremo un risveglio della coscienza dei cittadini"

CASARANO – Il movimento 5 stelle potrebbe avere, anche a Casarano, un suo candidato alla carica di sindaco. Il nome c’è, la lista pure (è formata da volti nuovi ma conosciuti in città), solo manca la certificazione da parte dello staff di Grillo. Questione di giorni, spiega l’interessato, Enrico Giuranno, e poi la squadra dovrebbe ottenere il lascia passare per l’ufficialità.

Lui, 32 anni, una laurea di filosofia in tasca e un lavoro come presidente di una cooperativa agricola, da anni si spende sul territorio. Scenderà in campo con un solo obiettivo in testa: salvare la città dal degrado in cui versa costruendo, un passo alla volta, lo scenario di un futuro diverso. Sulla lista 5 stelle concorrente, che potrebbe presentarsi parimenti alle elezioni amministrative di giugno, taglia corto: “Noi siamo attivisti conosciuti: da anni organizziamo attività sul territorio; tutti sanno dove ci riuniamo il giovedì sera perché i nostri incontri sono pubblici. Ci siamo anche presentati alle ultime elezioni regionali, confermandoci come prima forza politica di Casarano. Gli altri ragazzi invece chi sono? Hanno formato un gruppo, composto anche da vecchi nomi della politica, proprio a ridosso delle votazioni e nulla più”.

Al netto dei problemi interni al Movimento 5 stelle e tra i gruppi (che un tempo si chiamavano meetup), rimane lo sguardo a tutto tondo di Giuranno su Casarano, un luogo che dimostra di conoscere bene.

Quali sono i principali problemi che attanagliano la città?

“L’assenza di lavoro è al primo posto, ma un’amministrazione comunale da sola può fare poco. Semmai si può puntare ad una maggiore trasparenza ed alla rotazione degli incarichi, ma ritengo che al netto della grave crisi del comparto tessile e manifatturiero – cha ha trainato lo sviluppo economico di Casarano e limitrofi – oggi sia necessario puntare sulla valorizzazione del patrimonio culturale. Non tutti sanno che esiste una città sotterranea fatta da un groviglio di frantoi ipogei: questo tesoro dovrebbe essere disponibile per i visitatori ed i turisti. Casaranello non è l’unica attrattiva di cui la città dispone: ci sono molte possibilità per guardare positivamente al futuro, invece di continuare a puntare sull’edilizia e sul Tac, guardando ai fasti di un passato che non esiste più”.

Casarano è stata interessata da episodi indicativi di una certa recrudescenza criminale. Come si affronta un problema del genere?

“La mancanza di lavoro è la madre di tutti i problemi e scatena disagi sociali di una vastità enorme. Il rischio è che la parte sana della città vada via, oppure che Casarano diventi una giungla in cui vige la legge del più forte. A monte c’è una grave assenza di trasparenza e noi, da semplici cittadini, abbiamo provato ad accendere un riflettore per rendere visibile alla città le decisioni prese all’interno del Municipio, creando un albo pretorio parallelo e realizzando la diretta streaming dei Consigli comunali, che non è stata mai realizzata dall’amministrazione per problemi economici, anche se non abbiamo mai capito che costi comportasse. Pesanti ombre emerse sono emerse da un’inchiesta di una giornalista, peraltro additata pubblicamente, che ha fatto emergere presunti legami con la malavita nella gestione dei rifiuti, ed il fatto che qualcuno si stia ora ricandidando alla guida del Comune ci lascia perplessi. In ogni caso si esce fuori da questa grave situazione con una maggiore trasparenza e sollecitando una maggiore partecipazione da parte delle persone”.

Qual è la vostra posizione in merito al paventato declassamento dell’ospedale Ferrari?

“Noi siamo forse gli unici a poter parlare davvero di questo tema perché ce ne siamo occupati fattivamente negli anni. I consiglieri regionali 5 stelle hanno versato una parte dei loro stipendi in favore del reparto di pediatria che invece Emiliano sta affamando per poter trasferire; abbiamo fatto parte del Comitato pro Ferrari finché è stato un organismo lontano dai partiti che riuniva i soli cittadini. Ci siamo impegnati in numerose iniziative locali e l’unico emendamento regionale a favore del Ferrari è stato scritto dagli attivisti di Casarano e firmato dal consigliere regionale Mario Conca. C’è stato un momento in cui la politica poteva fare ancora qualcosa, oggi è più difficile: tutti cavalcano questo tema da battaglia elettorale ma non demordiamo”.

In sintesi, quali sono i punti principali del vostro programma elettorale?

“Al primo posto ci sono gli strumenti per la partecipazione popolare, vincolanti per l’amministrazione, ed essenziale per combattere l’inerzia che ci attanaglia. Al secondo posto ci sono la valorizzazione della cultura ed una nuova visione del territorio, poi abbiamo immaginato l’esistenza di un assessorato ambiente e salute e punteremo moltissimo sul decoro urbano”. 

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