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Trasporto ferroviario in stallo: la Puglia si ribella

Dopo la frana di Montaguto, che ha interrotto da 32 giorni la tratta Lecce-Bari a Roma, sul confine tra Puglia e Campania, le istituzioni si muovono con lettere e contro lettere per chiedere soluzioni

LECCE - Era il 10 marzo scorso, quando in Campania, al confine con la Puglia, uno smottamento franoso a Montaguto, causato dalle abbondanti piogge, in provincia di Avellino, interessava la linea ferroviaria, che da Lecce porta alla capitale, nel tratto ferrato dell'Irpinia, tra Foggia e Benevento. Da allora, il tempo si è fermato e nessuna soluzione concreta è stata possa in essere per risolvere il problema di un collegamento di fatto paralizzato ed interrotto. Solo un servizio di autobus per novanta minuti aggiuntivi, come una partita di calcio, per i viaggiatori, obbligati ad un'attesa non inferiore alle cinque ore e mezzo per arrivare da Bari alla capitale.

La "frana lenta", ben distinta dagli improvvisi distacchi di roccia, tiene in scacco la Puglia da 32 giorni, ininterrottamente, inspiegabilmente. E la politica ora si muove indispettita, dinanzi all'assenza di misure risolutive da parte del governo centrale: ieri, Massimo Ferrarese, presidente della provincia di Brindisi, ha parlato senza mezzi termini di "vergogna", sottolineando il divario tra un Nord che viaggia con l'alta velocità ed un sud, abbandonato al silenzio di certi disagi e al "gravissimo isolamento che sta mettendo in ginocchio l'economia di una intera regione". Ferrarese ha annunciato che, se entro martedì non arriveranno risposte sulla questione, insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni partirà con pullman alla volta della Campania, per un sit-in di protesta sul luogo della frana.

Sotto accusa sia Trenitalia, che starebbe balbettando in risposta al disagio solo riduzione di tariffe o rimborsi ai passeggeri, e la Protezione civile, che non ha ancora comunicato le azioni concrete per l'intervento di liberazione della tratta. I segretari regionali pugliesi e campani delle tre maggiori confederazioni sindacali incontreranno il commissario per l'emergenza in Campania, Mario De Biase, per individuare soluzioni alternative all'attuale stallo, mentre l'assessore uscente ai trasporti della Regione Puglia, Mario Loizzo, ha inviato al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, una lettera denunciando la gravità della situazione attuale per l'intero sistema pugliese.

Anche Adriana Poli Bortone manifesta il proprio dissenso per i ritardi, ricordando di aver avvertito della vicenda Matteoli il 23 marzo scorso, per chiedere un intervento urgente al fine di ripristinare i collegamenti tra la Puglia e Roma,e la riduzione con bonus ad hoc del costo dei biglietti, per almeno il 50%, per gli eurostar che hanno come base di partenza o arrivo una città della Puglia e Roma: "Spiace constatare - precisa la presidente di Io Sud - che, ad oltre 20 giorni da quella mia richiesta, il ministro per i Trasporti non abbia inteso in alcun modo dare una risposta alle richieste dei cittadini Pugliesi che, quotidianamente, si sentono raggirati dal comportamento di Trenitalia. Per tale motivo ho nuovamente scritto non solo al ministro Matteoli, ma anche al ministro Tremonti, per chiedere che scorporino, attraverso delibera Cipe, dai 38 milioni di euro destinati con i Fas alle aree sottoutilizzate, i soldi necessari al ripristino della tratta ferroviaria Foggia e Benevento ed alla messa in sicurezza dell'intera area".

Il presidente della provincia di Lecce, Antonio Gabellone, con una lettera indirizzata al Presidente dell'Unione delle Province di Puglia, Francesco Schittulli, ha richiesto un incontro urgente con il Sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso. Nel testo si legge: "La situazione venutasi a creare con l'interruzione della linea ferroviaria Lecce - Bari - Roma in conseguenza della frana in località Montaguto che, di fatto, isola il territorio pugliese non consentendo il regolare collegamento ferroviario anche all'esterno della Regione e, in particolare, con la capitale, necessita di un tempestivo intervento straordinario che permetta di ripristinare l'idonea comunicazione sul tratto ferroviario in questione. Pertanto, considerata l'impellenza della vicenda, Le chiedo di attivarsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile, nella persona del competente Sottosegretario Guido Bertolaso, affinché possa essere convocato urgentemente un incontro allo scopo di individuare modalità e tempi rapidi per fronteggiare con il concorso di tutte le province pugliesi l'immediata risoluzione delle criticità verificatesi".
Sulla questione interviene anche Loredana Capone, che critica il governo nazionale e denuncia: "L'atteggiamento sulla frana di Montaguto è l´esempio più chiaro e disonorevole della disattenzione del Governo per una parte d´Italia che chiaramente non ritiene di rappresentare. È lo smacco evidente per un centro - destra meridionale, campano e pugliese in particolare, che non sa porre al Presidente e al Governo alcune delle questioni strategiche che riguardano il territorio. E che non sa neppure sollecitare le emergenze più gravi e rilevanti. Inedia, superficialità, sottovalutazione o cosa, c´è dietro l´inerzia della Protezione Civile, coinvolta già dal 2006 sul problema e dietro la mancata individuazione di soluzioni accettabili da parte di un´impresa pubblica come Trenitalia per i clienti che abbiano a che fare con la Puglia?"

"Da giorni - prosegue - il Presidente Vendola ha sollecitato il Presidente del Consiglio a trovare una soluzione e l'assessore Amati ha sollecitato un incontro con la Protezione Civile e poteri straordinari per il commissario Di Biase. Neppure il rispetto che si deve alla Regione come Istituzione rappresentativa di una intera comunità ha fatto si che si muovesse davvero qualcosa".

Per questo, la Capone ha inteso scrivere una lettera all'amministratore delegato di Trenitalia, l'ingegnere Soprano, con cui chiede di valutare le soluzioni alternative all'utilizzo degli autobus in modo da lasciare ai passeggeri la scelta tra la riduzione dei tempi e la riduzione dei disagi derivanti dal cambio: inoltre la vicepresidente insiste con la richiesta di abbattimento dei costi dei biglietti, in modo da "evitare di aggiungere al danno la beffa".

E anche il comitato direttivo di Anci Puglia riunitosi in data odierna ha chiesto ufficialmente al presidente del Consiglio e al Ministro dei trasporti, di mettere in atto tutte le azioni finalizzate alla messa in sicurezza del luogo ed il ripristino della linea ferroviaria Bari-Napoli e della strada statale 90, anche attraverso la dichiarazione di stato d'emergenza. L'Anci Puglia mobilitato tutti i sindaci pugliesi a sostegno delle suddette richieste.

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