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Tricase va verso il voto: quali i candidati definitivi?

Emergono i primi nomi e le prime certezze, ma nonostante le promesse e le buone intenzioni, entrambi gli schieramenti faticano a trovare una pista unitaria. Si va verso la proliferazione di liste?

Sale le febbre delle politiche, ma la corsa per le amministrative non è da meno, soprattutto se il comune che deve eleggere la propria assise consigliare è Tricase, che rappresenta insieme a Gallipoli, per grandezza e paradossalmente per tempistica (mentre cadeva la giunta Barba, in contemporanea crollava il governo tricasino di Coppola), l'altro polo d'attrazione delle amministrative salentine 2008. E sebbene il 9 marzo, data ultima di consegna delle liste, sia alle porte, Tricase, in ambo le coalizioni politiche, vive ancora nell'incertezza del toto candidati. Nei giorni scorsi, era sembrato che qualcosa si fosse definitivamente sbloccato, soprattutto nell'area del centrodestra, ma la paventata ufficializzazione del candidato sindaco non è arrivata. O meglio, è arrivata la certezza che Tricase avrà il suo "Popolo delle libertà", con l'incontro elettorale di Forza Italia e Alleanza Nazionale.

La linea indicata dall'ex sindaco moderato, Luigi Ecclesia, si è rivelata la più condivisa e potrebbe essere proprio lui il candidato ideale per guidare il soggetto politico di centro destra, anche se resta in lizza Antonio De Donno. Sembrerebbe, dunque, perdere appeal l'ipotesi del medico cardiologo Francesco Cito, caldeggiata a lungo da Alleanza Nazionale: situazione che starebbe facendo meditare alcuni delusi di comporre intorno a lui una lista civica di centrodestra. Situazione analoga per l'Udc, che mediterebbe l'idea di un proprio candidato, e per Azzurro Popolare, dove l'ex consigliere forzista, Ippazio Cazzato, lascia intendere che si andrà da soli. Se la scelta del Popolo della Libertà doveva essere un'indicazione unitaria per un grande listone del centrodestra, in realtà sembra prospettarsi un processo di smembramento del centro destra, con più soggetti in campo, ciascuno col proprio candidato di riferimento. E nel centro sinistra?

La situazione non è assolutamente ideale: la proliferazione dei candidati sembra accomunarla al centrodestra, con lo svantaggio di partire da una sconfitta amministrativa, emersa nella precoce caduta di Coppola e della sua giunta. Se fino a poco tempo fa, appariva scontata la ricandidatura di Coppola, vista la difficoltà di rintracciare una figura alternativa (molti dei candidati indicati in tempi non sospetti hanno declinato l'invito), ora quella che potrebbe di fatto dimostrarsi la più credibile è quella del commercialista Antonio Musarò, che sembrerebbe voler puntare ad una forte coalizione civica, senza l'esasperazione dei simboli partitici. Mossa, che tra l'altro, potrebbe pescare qualche moderato nell'elettorato del centrodestra.

Di certo, l'eccessivo attendismo di queste ore ha stancato una parte della coalizione di centro sinistra, confluita nel soggetto del Pes (ossia Politica di Etica e Sviluppo) e che ha già ufficializzato il proprio candidato sindaco, Alfredo De Giuseppe. Altra questione interna al Partito Democratico è quella di una scissione interna che si sta consumando tra la componente "lettiana" e quella "veltroniana", divise su vicende risalenti già alle primarie d'ottobre. E se ancora si può salvare il salvabile, la Sinistra Arcobaleno fa sapere che se non si arriverà ad un candidato unitario condiviso, ognuno farà la corsa per sé. E paradossalmente le ampie paginate dei giornali dei mesi scorsi, dove campeggiavano facce e faccine di presunti candidati, potrebbero tramutarsi in realtà. Dal Pd fanno sapere che i nodi si scioglieranno nella giornata di mercoledì. Quel che appare certo è che la campagna elettorale ora è davvero iniziata.

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