OTRANTO - Centocinquantamila euro della discordia. Da ventiquattrore circa gli occhi del mondo politico e non solo sono proiettati attorno ad "Ole - l'Otranto Legality Experience", il forum internazionale di Flare sulla legalità (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29789 ). Ma a tenere banco non sono le tematiche e i relatori di una manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, ma il contributo della Regione Puglia destinato a finanziare buona parte dell'evento.

In particolare, sono gli esponenti del centrodestra salentino, a giudicare malamente il contributo di 150mila euro su circa 210mila euro totali, che la Regione ha erogato a favore dell'evento. Ad attaccare Ole, è Massimo Alfarano, assessore al comune di Lecce (che, peraltro quest'anno accoglie la prima parte della manifestazione che si divide in un campo di formazione e nella fase dei dibattiti pubblici), che parla, riferendosi all'ente presieduto da Nichi Vendola, di "atteggiamento fuori luogo e anacronistico".

"Ho letto con attenzione - dichiara Alfarano - le notizie relative al convegno Ole (Otranto Legality Experience). Nulla da eccepire rispetto ai contenuti e ai personaggi coinvolti in questa interessante iniziativa che accende i riflettori su un tema di grande importanza quale è quello della criminalità organizzata in rapporto alla società globalizzata".

"Ciò che desta enormi perplessità - spiega -, invece, è il fatto che per l'organizzazione di tale evento un'istituzione, la Regione Puglia nella fattispecie, abbia deciso di concedere un contributo di circa 150mila euro. In un momento di profonda crisi economico-finanziaria che ricade direttamente sull'economia reale del nostro Paese e, dunque, sulle tasche degli italiani e dei cittadini pugliesi, in particolare, spendere una cifra di tale portata per l'organizzazione di un evento appare fuori luogo e anacronistico".

Per Alfarano, dunque, questo non sarebbe "l'esempio migliore di buona politica": "I cittadini - insiste -, al contrario, si aspettano altri segnali da chi, come me, svolge quotidianamente il ruolo di amministratore pubblico. Segnali concreti per ridare fiato e speranze ad un Paese in difficoltà e maggiore forza e autorevolezza all'intera classe dirigente politica".

"C'è un altro aspetto - aggiunge l'assessore leccese -, inoltre, che appare singolare. La Regione Puglia, spesso e volentieri, si ostina ad erogare contributi ad enti e associazioni che operano al di fuori del territorio pugliese, dimenticando talvolta di dare risposte concrete ai suoi concittadini che svolgono attività sociali e culturali di primaria importanza per la promozione e lo sviluppo del territorio stesso".