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Commissione d'indagine su rapporto tra politica e criminalità? Congedo replica a Uccella

Secondo il dirigente del Pd le istituzioni possono attivare, indipendentemente dalla magistratura, percorsi di accertamento della fondatezza di alcune dichiarazioni sulle ultime elezioni nel capoluogo. Il consigliere regionale precisa: "Il centrodestra si muove con rigore"

LECCE – Una commissione d’indagine per appurare l’eventuale esistenza di punti di contiguità tra politica e criminalità organizzata. A chiederlo, nella scia di quanto già accaduto a Squinzano, è Umberto Uccella, dirigente del Partito Democratico leccese.

“Le rivelazioni pubblicate, nei giorni scorsi, dalla stampa e dagli organi di informazione sui contatti tra uomini politici leccesi ed esponenti della criminalità o loro emissari non possono passare sotto silenzio. Non possono essere considerate come ordinaria amministrazione. La necessità di accendere un faro – come si diceva un tempo- mi sembra quanto mai opportuna”.

Prosegue Uccella: “Da quelle rivelazioni, si evince che alle primarie del 2012 e, poi, nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Lecce di quello stesso anno, una serie di personalità politiche hanno intrattenuto rapporti con uomini della  malavita locale o con loro intermediari, allo scopo di ottenerne il consenso ed un’opera volta a condizionare, in loro favore, il voto in alcune zone della città, con particolare riferimento alle periferie e nelle zone 167”.

Secondo l’esponente democratico, nel rispetto dell’autonomia della magistratura, non ci si può far scudo del fatto che in procura non sia stato aperto, al momento, alcun fascicolo. Per Uccella le norme consentono di tener separato l’eventuale iter della magistratura dalla possibilità che la politica stessa possa attivare procedure, come appunto quella che porta a una commissione d’indagine, anche senza che ci siano contestazioni formali, ma per il semplice sospetto che su un’istituzione democratica possa influire la criminalità organizzata.

La replica di Congedo.

A stretto giro di posta la replica del consigliere regionale Erio Congedo: “Mi spiace dover ricordare a Umberto Uccella - attacca - che il centrodestra a Lecce, come dimostrato in passato, interviene in presenza di atti accertati o anche per semplice opportunità politica, prima di qualsivoglia azione della magistratura. Peraltro, se il suo riferimento è alle notizie di stampa circolate in questi giorni, è utile evidenziare a lui e a tutti che il nome che è spuntato fuori nella ricostruzione di presunti contatti tra politica e criminalità dovrebbe essere stato candidato in una lista del centrosinistra alle elezioni comunali del 2002”.

“Quindi - conclude Congedo - mi sento di tranquillizzare Umberto Uccella, che chiede commissioni d’indagine, dal momento che il centrodestra, come è abituato a fare e in linea con la propria sensibilità istituzionale, qualora emergessero fatti concreti e situazioni accertate, si muoverà con tempestività e rigore”. 

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