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Venerdì, 29 Marzo 2024
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L’Udu: “Sconcerto per l’intervento di Mantovano”

Comunicato dell'Unione degli universitari, l'associazione studentesca più rappresentativa: "Da sempre perplessi su Miccolis, non lo abbiamo votato né nel 2010 né due anni dopo"

LECCE - L’Unione degli universitari di Lecce, il sindacato studentesco maggiormente rappresentativo nel panorama studentesco, ha diffuso un comunicato stampa che parte con un attacco politico ad Alfredo Mantovano,  primo firmatario dell’interpellanza urgente con cui è stato chiesto ai ministri  Profumo (Università) e Patroni Griffi (Funzione pubblica), l’invio di ispettori presso l’Università del Salento.

“In primis esprimiamo sconcerto in merito all’intervento dell’onorevole Mantovano che poche volte si è interessato dell’Università del Salento, ma che in quest’occasione ha persino chiesto un’interrogazione (interpellanza urgente, ndr)  parlamentare. Si ricorda che i poteri attualmente in mano alla figura del rettore e del direttore generale sono stati incrementati per effetto dall’attuazione della riforma Gelmini, voluta e  votata dal Governo Berlusconi di cui lo stesso onorevole faceva parte”.

“La riforma Gelmini ha affidato al rettore il compito di nominare i componenti il Cda (docenti e personale tecnico amministrativo) e ha disposto che dello stesso consesso entrassero a far parte figure esterne all’università. Di fatto, tale riforma ha accentrato i poteri decisionali nel Cda e ha svuotato il senato accademico del proprio ruolo”.

“L’Unione degli Universitari è stato l’unico soggetto all’interno dell’ateneo salentino a contestare energicamente la suddetta riforma e a portare alla luce dell’opinione pubblica il pericolo dell’accentramento del potere nelle mani della figura del rettore che ha generato un’impostazione verticistica dell’amministrazione universitaria”

“Sia il rettore che Mantovano erano a favore di questa impostazione, appoggiando questa riforma, con il tacito consenso di tutta la comunità accademica salentina. Ciò, unito alla riduzione delle risorse, ha portato ad un vero scontro accademico che in queste ore si sta dispiegando tra le facoltà. Pertanto Mantovano, che in questi giorni si è detto promotore di un’idea di chiarezza e trasparenza all’interno dell’università, per sostenere realmente questa idea sarebbe dovuto intervenire in seno alla discussione del disegno di legge”.

“In seconda analisi, le registrazioni private tra Miccolis e De Pascalis e quelle con Tiziano Margiotta evidenziano uno scenario inquietante ed avvilente presente all’interno dell’università. E’ inaccettabile che un direttore generale nel pieno delle sue funzioni abusi del proprio ruolo per risolvere le controversie interne all’ateneo. Sull’operato e sul comportamento di Miccolis l’Udu ha da sempre espresso dubbi e perplessità astenendosi dalla votazione per la sua nomina sia nel 2010 che nel 2012.  In conclusione, siamo indignati per il dispendio di energie che questa vicenda sta comportando, mentre la comunità accademica dovrebbe concentrare le forze ad espletare la propria funzione nei limiti dell’etica e della moralità”. 

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