Uffici al collasso, si ferma il personale giudiziario. "Sbloccate il turn-over"
I sindacati prevedono il dimezzamento dei dipendenti nel 2021 e lanciano l'allarme: "Rischiamo di chiudere gli uffici". Sciopero il 28 giugno per 4 ore
LECCE - Uffici giudiziari a rischio collasso. I numeri della carenza di organico sono così preoccupanti da far prevedere, nel giro di due anni, il dimezzamento del personale in servizio. Il panorama è desolante a Lecce, nei palazzi di giustizia, così come nel resto del Paese: l'attuale dotazione organica nazionale è di circa 43 mila unità sui 52 mila previsti. I posti vacanti ammontano, quindi, a circa 9mila unità.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa hanno indetto per la giornata di domani, 28 giugno, 4 ore di sciopero in tutta Italia. I dipendenti incroceranno le braccia dalle ore 9 alle 11, manifestando presso il Palazzo di giustizia di Lecce in viale De Pietro.
La richiesta, unanime, è quella di sbloccare il turn-over per garantire un'iniezione di personale.
"Il settore giustizia già al collasso - denuncia Gianni Farchi, segretario territoriale Fp Cisl Lecce – si aggraverà con ulteriori uscite dei lavoratori grazie a Quota 100. Il personale in servizio é anziano, demotivato e pagato meno di tutti gli altri lavoratori pubblici. Ciò sta mettendo a serio rischio l'apertura degli uffici giudiziari”.
“Con lo sciopero di domani – spiega il sindacalista – intendiamo reclamare il pagamento delle progressioni economiche del 2017 bloccate inspiegabilmente; la piena attuazione della legge 21 quater con relativo scorrimento delle graduatorie; lo sblocco della mobilità ordinaria ed infine la progressione economica e professionale degli ausiliari fermi da sempre alla stessa qualifica per una comodità dell'amministrazione".
Il segretario fornisce alcuni numeri che aiutano a inquadrare il problema. Nella provincia di Lecce gli ausiliari sono l'unica categoria in sovra organico: a fronte di 22 unità previste per il Tribunale di Lecce ci sono 37 ausiliari in servizio. “Questo perché i lavoratori con questo ruolo non hanno goduto di alcuna progressione né economica né professionale equesto avverrà fino alla loro pensione", conclude lui.