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Uffici postali periferici a rischio. Bellanova interroga il Ministro Passera

La deputata salentina del Pd scrive al responsabile dello sviluppo economico, scongiurando la "razionalizzazione" degli sportelli pugliesi e dei 19 nella sola provincia di Lecce: "Una scelta che potrebbe penalizzante per l'utenza"

LECCE - Teresa Bellanova interroga il Ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera, riguardo al piano di chiusura degli uffici postali. Com’è noto, infatti, in questi giorni, Poste italiane ha inviato all’autorità per le garanzie nelle comunicazioni il piano per la chiusura e riorganizzazione dei propri sportelli, presenti in tutta Italia, con un calcolo di ben 1156 da chiudere ed altri 638 “razionalizzati”, ossia sui quali si risparmia riducendo l’orario ed i giorni di apertura.

In Puglia, 27 uffici sarebbero “vittime” del piano di riorganizzazione, ma la particolarità sta nel fatto che in 19 si trovino nella sola provincia di Lecce: tutti tagliati perché ritenuti antieconomici (Ruggiano, Boncore, Aquarica di Lecce, Barabarano del Capo, Casamassella, Castiglione, Cocumola, Depressa, Frigole, Giuliano di Lecce, Ortelle, Pisignano, Santa Cesarea Terme, Serrano, Torrepaduli, Vaste, Villa Baldassarri, Vitigliano, Tricase Porto).

La deputata salentina sottolinea che si tratti di piccole comunità che però, come nel caso di Frigole, “hanno un tasso di urbanizzazione elevato e non sempre sono ubicate a pochi km da centri più grandi”: “Inoltre – scrive nella nota -, vengono sottoposti a chiusura uffici, come quello di Santa Cesarea Terme, situati in località marine ad alto flusso turistico”.

Il rischio, dunque, nella razionalizzazione degli uffici, quasi tutti posizionati nella zona del basso Salento, “è – sottolinea - quello di penalizzare fortemente quelle persone, quali gli anziani e pensionati che di fatto non hanno la possibilità di spostarsi dal proprio comune per il disbrigo delle servizi ordinari, ma anche per il pagamento delle pensioni”.

Inoltre, dato che la realtà salentina si colloca tra quelle a maggior vocazione turistica in tutta Italia, queste chiusure, a giudizio della esponente del Pd, rischiano di creare una mancanza di servizio a tutti coloro che nel corso dell’anno si trovano a soggiornare nei comuni colpiti dalle chiusure. Per questo, la Bellanova chiede al Ministro di intervenire con urgenza per stabilire “un proficuo dialogo con Poste italiane affinché la logica improntata al rapporto tra costi e ricavi, adottata di fatto dall’azienda, non si traduca in una pesante penalizzazione per tutto il territorio salentino ed i suoi cittadini”.

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