Uggiano, caso "fogge": ora arriva la replica al sindaco

Non si è fatta attendere la replica del capogruppo di "Uggiano Cambia", dopo gli ultimi giorni di polemiche roventi sul "caso fogge" e dopo le dichiarazioni del sindaco Licci, che ha accusato l'opposizione di aver avuto sin dall'inizio un atteggiamento da "direttrice dei lavori". E, dunque, Piconese non ci sta e dà seguito alla disputa, passando al contrattacco: "L'atteggiamento del sindaco Licci - afferma - sulla vicenda dei lavori di rifacimento di piazza Umberto I e sul ritrovamento delle antiche fogge evidenzia la mancanza di conoscenza delle disposizioni legislative e del funzionamento della pubblica amministrazione. Infatti, è schizofrenica la modalità con cui il sindaco ha gestito fino a questo momento l'intera questione, passando da una assoluta assenza di sensibilità di valorizzazione e recupero dei silos, ad un'immediata volontà di richiedere nel giro di poche ore finanziamenti alla Provincia di Lecce e alla Regione Puglia, senza sincerarsi del rispetto delle modalità e dei tempi".

Prosegue Piconese: "In tal senso, il sindaco deve spiegare ai cittadini di Uggiano e soprattutto ai commercianti perchè in fase di progettazione non sia stata effettuata nessuna verifica preventiva di interesse archeologico così come previsto dalle disposizioni legislative nazionali, visto che è di dominio pubblico la consapevolezza che l'area oggetto di lavori sia da tempi antichi sede di fogge, prevedendo così richieste di contributo in ambito regionale e ministeriale". Il capogruppo di opposizione sottolinea come il sindaco di Uggiano "non avendo ottemperato anzitempo a tutto ciò, oggi è profondamente in affanno e avvia richieste di finanziamenti pubblici in modo al quanto stravagante, chiedendo minacciosamente a Provincia di Lecce e Regione Puglia una risposta in pochi giorni, altrimenti si va avanti nei lavori". E conclude, indicando questo come un "comportamento poco responsabile che mostra i muscoli, anziché l'intelligenza".